Nella gara di andata quello di Higuaín - fresco di riduzione della pena - fu il gol più veloce segnato dal Napoli e subìto dall'Inter in questa Serie A. Veloce come la Lambo di Maurito o come il ritmo che dovrà tenere Manolo Gabbiadini per convincere Conte (presente a San Siro) ora che il Pipita passa le serate a sudare camicie di jeans in tribuna. Il ballottaggio Éder-Biabiany vede vincitore... Joveti?, che raggiunge Icardi e Periši? nel tridente atipico in cui il croato potrebbe agire anche da trequartista in caso di variazioni al 4-2-3-1 di partenza. Difensivamente pigra, la fascia sinistra degli ospiti viene ristorata dall'omonimo e compaesano di Periši?, Strini?, che avrà spifferato a Sarri quanto le York - sigarette croate - costino meno rispetto alle paglie italiche. Riecco Koulibaly e Miranda dopo il turno di squalifica, al Meazza fischia Gianluca Rocchi: in Inter-Napoli dell'ottobre 2011 il fischietto di Firenze cacciò ingiustamente Obi e concesse ai partenopei un rigore "più che dubbio".
PRIMO TEMPO - Meno di quattro minuti e Medel, quello coi piedi meno zuccherosi di tutti, sorprende Albiol, Koulibaly e persino il guardalinee: il lancio del cileno è perfetto così come lo stop zlatanesco d'Icardi, che - in fuorigioco - batte Reina per il quindicesimo gol in campionato. Il Napoli sfiora il 70% di possesso palla alternando gli scambi fra terzini ed ali a verticalizzazioni ben tamponate dai movimenti della linea difensiva e dalla fisicità di M&M, con Murillo che rimedia un giallo per trattenuta su Gabbiadini. Al vice-Pipa, sterile anche su punizione, Mancini appiccica i trofici pettorali di Kondogbia a oscurare la visuale per il piatto forte dell'ex doriano: quel tiro da fuori ch'è soluzione cara ad Hamšík e Allan e che Handanovi? neutralizza non senza patemi. Le prove generali di raddoppio in contropiede si concretizzano a un alito dal fischio di metà gara sull'asse Jo-Jo-Icardi-Brozovi? e cefalea a grappolo per Koulibaly. Il croato raccoglie l'assist dell'argentino e dopo lo stop batte un Reina - un po' indeciso - col piattone.
SECONDO TEMPO - Sarri sostituisce dopo cinque minuti di ripresa Insigne e Strini? per Mertens e Ghoulam: mossa repentina per tentare di vincere una partita che sembra ancor più compromessa della corsa azzurra allo Scudetto. Il tabellino macchiato di gialli non fa abbassare la guardia a chi conduce, in mezzo al campo si mazzuola e si abbaia e quando Reina perde maldestramente la sfera in area di rigore è Joveti? a sfiorare il 3-0 col lob senza più portiere: salva tutto il testone di Koulibaly come non riuscì Vieri contro la Svezia agli europei 2004. Gli ingressi di Melo (per l'applaudito Joveti?) ed El Kaddouri non alterano l'inerzia della partita, che a ritmi più blandi riprende il canovaccio dei primi quarantacinque minuti. Si arriva al punto in cui il plin plon dello speaker per ricordare il divieto d'utilizzo dei laser dalle tribune diventa unico intrattenimento alla salamella post partita. Palacio in campo consente a San Siro d'osannare il migliore in campo, Mauro Icardi, e ci si avvia mesti verso il quinto Scudetto consecutivo della storia della F.C. Juventus. Allegri ringrazia, e chissà che Conte non si metta a cercare Higuaín...