Venti pareggi, diciotto sconfitte e una sola vittoria granata negli ultimi trentanove scontri in Serie A fra le due squadre, col Diavolo forte del bottino pieno fra gara d'andata e ottavi di coppa Italia in questa stagione. Out Niang e Kucka - solo panchina - ecco Bonaventura nel tridente e Pašali? e Bertolacci mezzali ai lati del diffidato Locatelli. Risponde Siniša con lo speculare 4-3-3 e Iago Falque a sorpresa dal primo minuto. Cástan si arrende: coppia di centrali formata da Rossettini e Moretti. Si lecca i baffi Bacca, che al Toro ha segnato l'unica tripletta "italiana". All'Olimpico dirige Tagliavento.
PRIMO TEMPO - Roboante avvio dei padroni di casa, che in venti minuti abbondanti rovesciano il Milan col pressing altissimo e le narcolessie dei difensori in bianco, svagati e imprecisi. Letale, invece, è il Gallo Belotti, che prima viene chiuso da Paletta dopo un'uscita thriller di Donnarumma, poi mette la cresta sul tiro sporco di Ljaji? per l'1-0. Il raddoppio nasce da una serie di "rimbalzi offensivi" granata e un altro tiro/cross di Iago che pesca - difficile considerarlo assist - Benassi per il tocco, delicato col tacco, ma a porta quasi sguarnita. Tragedia sfiorata dopo la mezz'ora, quando Barreca avanza indisturbato portando a spasso Abate, cui manca abbastanza pedigree per non stendere il giovane terzino sinistro sul lato corto dell'area. Dal dischetto torna Adem Ljaji? e Donnarumma si conferma pararigori restando immobile sul destro cieco del serbo. Pagheremmo per sentire Siniša. Dopo un paio di guizzi di Suso si chiude la prima frazione.
SECONDO TEMPO - Tutto è il contrario di tutto. Nel segno della lettera "B", dopo l'andata, ecco le reti di Bertolacci e Bacca, dal dischetto, a ribaltare un copione già scritto su molti taccuini congelati allo stadio. Hart dispensa miracoli, ma Bertolacci accorcia le distanza di testardaggine, con lo smartwatch di Tagliavento che suona molesto: non è la sveglia, solo la goal-line technology. Poco dopo un abbraccio eccessivamente affettuoso di Rossettini a Paletta induce il fischietto di Terni a ravvisare il secondo penalty in un'ora. Carlos calcia alla grande, spiazza Hart e serve il 2-2. Il rosso di Romagnoli al minuto ottantanove è l'ultima emozione di una gara spettacolare. Mihajlovi? se ne va infuriato calciando un cartellone pubblicitario. Un punto a testa, zero sorrisi.