La sfida fra le anti-Juve va alla Roma. La squadra di Spalletti batte il Napoli con merito: più convinta, più decisa, più cinica nello sfruttare le (clamorose) distrazioni degli avversari. Sarri dovrà lavorare molto, perché lì davanti serve qualcuno che, evidentemente, non può essere Gabbiadini (almeno, non il Gabbiadini visto oggi). Di lati positivi ce ne sono pochi, per gli azzurri. Per la Roma, tanti. Al netto di tutto, una partita divertente ed emozionante, fra squadre aperte che se la sono giocata a viso aperto. 

Nel Napoli ancora fuori Albiol: al centro della difesa, con Koulibaly, spazio a Maksimovic. In attacco, assente il lungodegente Milik, prima occasione per Gabbiadini, centravanti supportato da Callejon e Insigne. Spalletti deve fare a meno di Bruno Peres e Strootman, infortunati e non convocati: Florenzi e Juan Jesus sono i terzini, a centrocampo De Rossi e Paredes, mentre il reintrante Nainggolan è, con Salah e Perotti, fra i tre alle spalle di Dzeko.

È una partita bella giocata da due squadre belle: hanno entrambe gamba e fantasia, Insigne e Perotti sono molto ispirati, Allan si inserisce di continuo, Nainggolan si comporta benissimo in un ruolo che normalmente non ricopre. C'è grande intensità, e un buon numero di occasioni: le migliori per Insigne, una punizione di poco a lato, e Perotti, tiro a giro fuori. A sbloccarla ci pensa Dzeko. Anzi, Koulibaly: il senegalese evita fatalmente lo scarico su Reina, porta palla troppo e se la fa rubare da Salah: l'egiziano crossa al centro, Maksimovic non copre il centravanti bosniaco che trasforma un rigore in movimento: 0-1.

Il secondo tempo si apre come si era chiuso il primo: con un gol di Dzeko. Altra ingenuità di Koulibaly, che atterra proprio Dzeko e causa una punizione: batte Florenzi, Hysaj praticamente non marca il bosniaco, colpo di testa e gol facile facile. Il difensore senegalese mette una pezza sugli errori poco dopo: calcio d'angolo di Ghoulam, Koulibaly anticipa Fazio e Juan Jesus e dimezza lo svantaggio. La partita, elettrica, aperta e veloce per 60 minuti, diminuisce ovviamente d'intensità. Tanti giocatori si arrendono ai crampi e alla stanchezza, obbligati quasi tutti i cambi. Ma non è stanco Salah: De Rossi lancia l'egiziano, che scatta sul filo del fuorigioco e batte Reina. E candida la Roma al ruolo di anti-Juve ufficiale.