Il miglior Milan della stagione batte una Lazio lontanissima parente di quella che ha incantato fin qui. Per i rossoneri un successo che consolida il posto per l'Europa, per i biancocelesti un ko che rischia seriamente di costringere a riporre in un cassetto i sogni scudetto.

Senza Immobile e Caicedo, tocca a Correa guidare l'attacco con Luis Alberto a supporto; dall'altra parte torna dal primo minuto Ibrahimovic, con Saelemaekers e Calhanoglu ai suoi lati. Primissima fase della partita con la Lazio che detta il ritmo e il Milan che resta compatto per non dare spazi agli avversari. I due portieri restano praticamente inoperosi e si sporcano i guanti solo per recuperare qualche cross non insidioso. Il primo brivido lo dà un passaggio di Jony che attraversa tutta l'area del Milan senza che nessuno riesca ad intervenire. Al 20' punizione di Milinkovic-Savic, conclusione morbidissima anche troppo, Donnarumma interviene senza problemi. Tre minuti dopo il Milan passa al primo tiro in porta con Calhanoglu che si libera al limite dell'area, va alla conclusione e grazie ad una deviazione di Parolo sorprende Strakosha. La reazione della Lazio è praticamente inesistente, anzi è il Milan che costruisce il raddoppio con Ibra che segna ma partendo da posizione di fuorigioco. Al 34' calcio di rigore per i rossoneri per un mani di Radu su cross di Saelemaekers: sul dischetto va Ibrahimovic che segna nonostante Strakosha respinga il pallone che però finisce in rete dopo un rimpallo sulla coscia del portiere albanese. La tattica di Pioli porta frutti, dunque: il Milan si difende mantenendo l'ordine e creando un muro contro il quale una Lazio lenta e impacciata sbatte ripetutamente. Calhanoglu chiude la sua partita dopo 37' per un infortunio, al suo posto entra Paquetà. Squillo biancoceleste sul finire del primo tempo con Parolo che di sponda serve Luis Alberto il cui tiro termina a lato.

Nella ripresa cambi da una parte e dall'altra: Adekanye per Leiva per avere più peso in attacco; Rebic per Ibra per precauzione visti gli acciacchi dello svedese. Parte forte la Lazio alzando il ritmo dell'esecuzione di gioco: Correa viene ben servito in area da Adekanye ma tira debolmente. Pronta risposta del Milan con Kessié il cui piatto mancino però è centrale. Altro gol annullato per fuorigioco, questa volta a Lazzari servito in ritardo da Luis Alberto in contropiede. Poi è Bonaventura a rendersi pericoloso colpendo l'esterno della rete alla destra di Strakosha. E al 59' arriva il 3-0: Lazio sbilanciata in avanti, Milan perfetto in contropiede con Bonaventura che serve un glaciale Rebic per la rete che amplia il vantaggio rossonero. Da questo momento la gara è sostanzialmente finita, perché il Milan gioca con enorme fiducia e controllo mentre la Lazio attacca ma senza lucidità e con pochissime idee. Hernandez sbaglia clamorosamente il gol del 4-0 a dieci minuti dalla fine, mandando fuori solo davanti a Strakosha. È l'ultima emozione di una gara che può incidere sul cammino di entrambe in campionato.