Dopo l'1-3 di Napoli, dopo l'illusione dettata dal momentaneo vantaggio di Palacio e una sconfitta senza appello maturata contro la prima della classe, il Bologna torna al Dall'Ara dove ad attenderla vi è la Viola di Pioli, sconfitta e umiliata a ripetizione, con un mercato di riparazione che ha visto la partenza di Babacar e l'arrivo di Falcinelli e con una situazione di classifica e di ambiente tutt'altro che sereni. Donadoni contro Pioli, dunque, due tecnici giovani e intraprendenti con un'idea di gioco ben precisa e tatticamente più che preparati. Non sono ammessi errori quest'oggi, una sconfitta potrebbe costare cara a entrambe le compagini e il pari non va bene a nessuno.

Donadoni rivoluziona il piano tattico ma non gli uomini destinati a comporlo. Il modulo è il 4-3-1-2 con il quartetto difensivo confermato e composto dal duo Mbaye-Masina sugli esterni, centrocampo con Donsah, Pulgar e Poli; Dzemaili trequartista al posto dell'infortunato Verdi, con Palacio e Destro in avanti. Il neo acquisto Orsolini parte almeno inizialmente in panchina. 

Pioli conferma il 4-3-3 marchio di fabbrica con Laurini e Biraghi esterni, Benassi, Veretout e Badelj diga di centrocampo e il trio offensivo con Chiesa e Gil Dias ai lati del Cholito Simeone.

Dopo il minuto di commemorazione per ricordare la scomparsa di Azeglio Vicini, fischia il Direttore di gara, si parte. Al 10' Pulgar cerca Destro ma il colpo di testa è sterile e termina docile tra le braccia di Sportiello. Ci prova anche Palacio ma con poco successo, mentre la Viola fatica a inserirsi con convinzione in partita. Poli ispira, Destro e compagni non ne approfittano, quando tutto sembra portare al pari, al 41' si sblocca il match. Veretout batte da corner verso la porta, Mirante è in ritardo e la sfera si infila sul secondo palo per il vantaggio della Fiorentina. Neppure il tempo di esultare che Destro calcia verso la porta avversaria con decisione ma la traversa ferma il tiro. Il gol è solo nell'aria e 1' più tardi, al 44' Pulgar rovina la giornata a Sportiello e -clamorosamente- ancora da corner trova il pari con gravi responsabilità dell'estremo portiere fiorentino. Cala il sipario sul primo tempo sul parziale di 1-1. 

Nella ripresa si riparte col cambio tra Laurini e Gaspar e ancora nel segno del Bologna ma Palacio spreca l'ottima palla ricevuta da Donsah. Calano i ritmi e fioccano gialli e sostituzioni compresi gli esordi di Orsolini e Falcinelli con le rispettive maglie. Al 71' Chiesa parte palla al piede dalla destra, supera Helander e De Maio e calcia di potenza alla destra di Mirante trovando il vantaggio della Fiorentina. I felsinei ci provano soprattutto con Orsolini, Palacio sciupa malamente e il neo entrato Avenatti non trova per poco il passaggio decisivo in profondità per Orsolini. Dopo 5' di recupero termina qui la gara con la vittoria della Fiorentina per 2 a 1, decide Chiesa.

Una gara che passerà certamente alla storia per i due gol da corner, realizzati da Fiorentina e Bologna nel giro di tre minuti. Una gara che Donadoni vorrà dimenticare presto e che Pioli si gode per i preziosi tre punti odierni a firma di un sontuoso Chiesa. La Fiorentina trova la prima vittoria del 2018, Pioli scaccia i fantasmi e vola a quota 31 punti. Bologna fermo a 27, alla seconda sconfitta consecutiva e con una settimana di passione della quale i felsinei avrebbero fatto volentieri a meno.