La Spal supera la Lazio 1-0 con un rigore di Petagna e continua a veleggiare verso la salvezza, mentre la Lazio vede complicarsi i piani per la conquista al quarto posto.

PRIMO TEMPO - Semplici sceglie l'ex Floccari al posto di Antenucci e piazza l'altro ex Murgia in cabina di regia. Simone Inzaghi confina ancora in panchina Parolo e in difesa si affida al trio Patric-Acerbi-Bastos. Davanti Correa recupera in tempi record e affianca Immobile. Il copione appare subito ben chiaro con la Lazio in costante proiezione offensiva (Viviano attento a murare Immobile) e la Spal pronta a pungere in contropiede, con Floccari ben controllato da Acerbi e Bastos. Con il passare dei minuti però la Lazio si piace un po' troppo con i tocchi reiterati di Luis Alberto e di Milinkovic-Savic, così la Spal alza le marce sulle fasce e mette in crisi la squadra di Inzaghi, che tiene botta grazie ad Acerbi sul tentativo di Petagna e a Strakosha sul tiro velenoso di Floccari. Si fa prendere invece dalla fretta Lazzari sull'ennesimo grande assist di Fares, che aveva avuto strada spianata da un goffo disimpegno di Marusic. Sempre Fares, il più ispirato, chiama all'intervento Strakosha con un bolide di sinistro, prima che Regini alzi bandiera bianca per una botta al fianco (al suo posto Felipe). Non ci sono altre emozioni per un primo tempo che si chiude sullo 0-0, con più Spal che Lazio.

SECONDO TEMPO - Nella ripresa la Lazio fa fatica a ritrovare la verve iniziale, con la Spal che continua a fare la voce grossa sulle fasce, sebbene lì davanti faccia fatica a mettersi in mostra Petagna. Il calo di tono di Kurtic a centrocampo permette alla Lazio di riprendere fiducia e di sfiorare il vantaggio sulla prima vera grande giocata di Milinkovic-Savic, che scucchiaia per Leiva, il quale, disturbato da Cionek colpisce il palo, con Viviano che se la ritrova lì. Gli ospiti cercano di alzare i giri del motore per punire il calo fisico della Spal, e l'ingresso di Caicedo rivitalizza leggermente la fase offensiva biancoceleste. Per sfortuna di Inzaghi su una perentoria sponda aerea di Milinkovic-Savic sul pallone ci arriva Marusic, che brucia Felipe ma con il sinistro spara alle stelle da buona posizione. Nei minuti finali saltano gli schemi e la partita si incattivisce: Lazzari becca un giallo che gli farà saltare il Cagliari, con Semplici che si infuria e viene allontanato da Guida. L'arbitro diventa protagonista all'87'. Patric tocca Cionek in area: Guida dà rigore, il difensore si rialza e dice "no". Scatta il giallo per simulazione, ma poi l'arbitro campano al VAR restituisce il penalty ai padroni di casa togliendo il giallo a Cionek. Dagli 11 metri Petagna non sbaglia nonostante il pallone pesante e rimpingua il suo bottino di gol in campionato. Nei 6' di recupero la Lazio non riesce a rimettere in parità la sfida, con la Spal che può esultare, rispondendo alla grande a Udinese ed Empoli. La Lazio fallisce l'avvicinamento al quarto posto e può solo recriminare al termine di una partita giocata su ritmi troppo bassi.

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