50 punti. Non è umano il Napoli di Luciano Spalletti, che gioca meglio, e interpreta meglio rispetto a tutti il calcio attuale nella nostra Serie A. Dietro si gioca a traversone (il tressette a perdere) e chi piu chi meno tutte hanno problemi.


5 squadre in 3 punti, ma se le romane e l’Atalanta sono in ascesa sorprende, fino a un certo punto, la crisi ugualmente diversa di Inter e soprattutto Milan.

Pioli e i suoi ragazzi hanno incantato per tre lunghi anno con caratteristiche specifiche e riconoscibili: coraggio, fame, gioco, umiltà. Da qualche parte, post scudetto, qualcosa si è smarrito. Il Milan è iniziato dopo uno 0-5 a Bergamo e per questa fase straordinaria si è concuso nello 0-4 dell’Olimpico, esibizione della Lazio di poche ore fa. Per i corsi e ricorsi, il Milan è esploso nei big match battendo la Roma 2-0 a San Siro appena dopo la prima pandemia, ed è esploso nei suoi problemi nel Milan-Roma dell’8 gennaio scorso.

Pioli deve resettare e ripartire, sperando che, come tre anni fa, la sola presenza nell’aria di Ibra che sta tornando, dia al Milan una scossa. E sperando sopratutto di recuperare Magic Mike Maignan, la cui assenza é stata tragica sia dal punto di vista tecnico, che del gioco coi piedi che della personalità.

Obbligatorio ritrovarsi, perche altrimenti non solo non verra’ confermato lo scudetto, ma anche la Champions in quel mucchio di squadre agguerrite puo’ diventare problematica da raggiungere. Serve un clic, mentale principalmente. Ma Pioli sa come si fa.