Perché ogni maledetta stagione siamo qui a leccarci le ferite? Ogni anno le nostre squadre fanno le comparse in Europa, e lo fanno sempre per gli stessi motivi. Si punta poco sui giovani, ancor meno sul gioco e più passano gli anni e più i fatturati non ci sorridono. Siamo più poveri e più scarsi. Prenderne atto e rivoluzionare sarebbe la soluzione.
 

Perché di 7 allenatori partiti in coppa ad ottobre, sei erano italiani e uno portoghese. Beh l’unico rimasto in Europa, con la Roma, è proprio il portoghese. Paulo Fonseca, non un nuovo Guardiola, neanche ci si avvicina. Ma fa giocare la squadra a calcio e non si preoccupa di speculare. Chi specula, perde. Chi pensa prima a difendere forse vince il proprio campionato nazionale, ma in Europa traballa. Il calcio sta cambiando e l’evoluzione non permette soste. Il calcio di Mourinho e Simeone è già a casa.

Perché ci si evolve, perché il calcio non è semplice come dice qualcuno. Il calcio ha staff di allenatori da 7/8 persone. Psicologi, dietologi, preparatori vari. Si attacca con un modulo, si difende con un altro. Da noi si insegna fin da piccoli la tattica e vincere 1-0 spazzando in tribuna. Può essere occasionale, ma non la regola. Eccezione si, in casi estremi. Le due squadre che hanno fatto miglior figura fuori dai confini, il Milan e la Roma, non a caso sono le squadre più propositive. Il Milan ha perso perché senza tutto l’attacco e contro l’avversario più forte.

La Roma è ancora dentro e ha un avversario, l’Ajax, che non specula. Quindi ce la può fare perchè Fonseca sul gioco è molto bravo. Su letture del match e personalità, assai meno. Infatti in Italia, è stato messo in difficoltà in tutti i big match da quelle squadre che non ne tengono il passo in Europa. Perché il calcio è uno solo, ma in Europa si gioca per costruire e in Italia per distruggere. E infatti già prima della pandemia eravamo un paese in difficoltà, un calcio in difficoltà. Si pensa al guadagno immediato senza guardare il quadro generale.

Politici, dirigenti , presidenti: sveglia! 18 anni fa avevamo tre squadre in semifinale di Champions. Oggi tranne l’exploit sempre della Roma, in Champions non facciamo testo da tre anni. Non vinciamo l’Europa League da 23 edizioni, si chiamava Coppa Uefa. Che altro deve succedere per svegliarsi, riprogrammare ed evitare il solito marzo da History Repeating?