La canzone con cui Ultimo si è fatto conoscere al mondo può tranquillamente essere la colonna sonora di questa stagione particolare del nostro calcio. La Juve di Pirlo, travolta dall’Inter, recupera lucidità e vince la Supercoppa a Reggio Emilia. Lo fa con un grande Szczesny e contro un Napoli che a distanza di tre giorni dalla spettacolare partita contro la Fiorentina, si è ritrovato impreciso e impaurito, con Insigne passato al volo da Dottor Jekyll a Mister Hyde. 2-0 targato Ronaldo e Morata e Szczesny, con Cuadrado tra i migliori appena recuperato dal Covid. Dall’altra parte al Napoli resta ancora una volta come con Az, Spezia e Inter, la sensazione di aver sprecato e alla fine perso, senza che le occasioni certificassero il risultato.

Trovare certezze però, come si diceva, è complicato. È un campionato, questo, in cui il Milan ha battuto l’Inter, l’Inter ha battuto la Juve e la Juve ha battuto il Milan. In cui il Napoli ha travolto Roma e Atalanta ma perso con le altre big. In cui ogni settimana può succedere tutto e il suo contrario. Il calcio ai tempi del Covid regala più gol e più dubbi. E cosi l’ultima di andata che inizia venerdì a Benevento, lascia nuovi interrogativi tra le big e non solo.

C’è anche il nuovo Torino di Nicola, da valutare. Avevamo più volte parlato qui dell’incompatibilità di Giampaolo ed il mondo granata. L’esonero è arrivato con ritardo, ma ancora in tempo per ridare al Torino gioco, punti e serenità. Togliendolo da un abisso di classifica davvero preoccupante. Perchè si, è il ballo delle incertezze, ma il Toro a un punto dall’ultimo posto, coi valori del campo, c’entra davvero poco.

Venerdì alle 17 pronti per i consigli, che dopo un paio d’ore bisogna fare la formazione. Si riparte, pronti ?