La notte del Maradona regala al Milan di Pioli l’ennesima conferma del grande lavoro di questi anni. Il ritorno in Champions prima, lo scudetto strappato all’Inter poi e ora la semifinale della Coppa piu prestigiosa.

Il Milan ci arriva con merito e con una fase difensiva straordinaria (1 gol subito in 4 gare ad eliminazione diretta), figlia del lavoro di squadra, dell’applicazione di tutti e di un marziano tra i pali. La sostituzione di Kessié non e’ riuscita bene. Quella di Donnarumma, che paradossalmente era pure piu difficile visto il livello del portierone azzurro, e’ riuscita in maniera pazzesca.

Maignan che blocca Di Lorenzo all’andata e Kvara al ritorno, cosi come aveva fermato Kane al 90' a Londra.
Difesa e ripartenze, cose eccezionali se oltre a Magic Mike in porta hai pure Usain Bolt coi piedi buoni in attacco. Leao ha dimostrato una volta di più la sua grandezza, esplosività e capacità di incidere. Un mostro. Che ancora incredibilmente qualcuno discute. Uno senza il quale il Milan ha la media inferiore di un punto a partita. Uno che e’ il principale artefice di tutti i successi rossoneri. Un ragazzo sorridente e leggero, come nella sua corsa. Che ha ammutolito uno stadio intero. E che ora sogna insieme ai suoi compagni, di vincere ancora.

Vincere, come ha fatto il Napoli. Un Napoli fantastico che sta tornando ad essere campione d’Italia. Per una squadra che doveva lottare per il quarto posto, e’ gia un risultato stratosferico. In piu anche i quarti di Champions. Stagione da sogno quella di Spalletti, praticamente irripetibile. Soprattutto impensabile alla vigilia. C’è da festeggiare, al netto della delusione inevitabile.