Da 3 anni è cominciata una rivoluzione evoluzione nel calcio che sta portando cambiamenti enormi e novità. Si gioca costruendo dal portiere e l’età media diminuisce. Soprattutto, ed anche, in Champions League arrivano la freschezza e le idee. Se l’anno scorso l’Ajax ha incantato il mondo, eliminando la Juve e sfiorando la finale, quest’anno ai quarti sono arrivate Atalanta e Lipsia con un gioco moderno, giovane e redditizio.

E se la Dea si è schiantata sull’infortunio di Freuler e sulla classe di Mbappe e Neymar, il Lipsia ha eliminato una squadra che per esperienza e talento le era nettamente superiore come l’Atletico Madrid. Simeone ha costruito un impero economico e di risultati. Economico perché è l’allenatore più pagato al mondo. Di risultati, perché ha preso l’Atletico in una condizione pietosa e ha sfiorato due Champions.

Ma come tanti allenatori, più votati a difesa e risultati che alle nuove idee ed al gioco, sembra essere in difficoltà. Terzo in campionato per miracolo, e fuori ai quarti contro il Lipsia che tra ottavi e quarti ha perso il suo uomo migliore: Timo Werner. Un fracasso della città di Madrid che si unisce all’uscita del Real agli ottavi. E pensare che la finale sarà a Lisbona: l’ultima volta sei anni fa era il derby di Madrid.

Ma oggi e’ un altro calcio. Oggi è l’ora dei Nagelsmann. Ci sentiamo per le finali sperando che l’Inter dia una scossa al calcio italiano. Poi una settimana di relax e da settembre con quotazioni e novità, si riparte alla grande con il nostro amato Fantacalcio.