L’ultima giornata di campionato ha detto ufficialmente che siamo arrivati al momento clou della stagione. Quella dove i punti pesano. Quella dove prevenire è meglio che curare come diceva una vecchia pubblicità.

Quella dove meglio due feriti che un morto, perché un pareggio smuove la classifica e rimanda processi e problemi. 10 squadre su 20 non hanno fatto gol e tolto il Sassuolo al 93’, nessuna di quelle che ha segnato, ha infilato piu di due gol.

Paura, tatticismo, mediocrità? Di sicuro per lo spettacolo non è un bene, per noi fantacalcisti neanche. Se è vero come è vero che, tolto Lautaro, nessuno dei primi 24 nella classifica cannonieri è andato a segno. Quasi un evento irripetibile.

Come se ne esce? Beh forse guardando all’Europa dove ci sono squadre che stanno incantando non certo puntando sul difendere, ma sul costruire. Il Brighton di De Zerbi è uno spettacolo, e l’anno prossimo potrebbe regalare quello spettacolo all’Europa. Il Benfica in Portogallo domina, in Europa diverte ed è ai quarti di finale, oltre ad avere un bilancio splendido con cessioni straordinarie, integrate alla grande.

Il Napoli stradomina in Italia ed è a un passo dai quarti, avendo ridotto il monte ingaggi. Organizzazione societaria, e organizzazione di gioco aiutano, a colpi di speculazioni e 0-0 non si convince ma soprattutto non si vince. Può succedere occasionalmente, può certamente capitare. Ma come le classifiche dei vari campionati ci dicono e confermano, per gli allenatori solidi e poco fantasiosi, non è un momento indimenticabile.

E’ il momento clou della stagione, e non è smettendo di attaccare che si raggiungeranno i risultati.