Una volta, a San Siro, ho incontrato una vecchietta che mi ha detto: "Te non vuoi bene all'Inter, non giochi mai, stai sempre fuori, lazzarone!" Volevo buttarla giù dal terzo anello!

[Christian Vieri]

 

Lo dice il titolo stesso, lo dice lui stesso, quando gli domandano se esista attualmente  un giocatore vagamente simile a Christian Vieri. Chi, anzi, cos'è Christian Vieri? Forse un giramondo con un po' di pedigree, figlio di quel Bob va da giovane fumava un pacchetto e mezzo di sigarette tra un tunnel agli avversari ed un risvolto troppo basso al calzettone, è il ragazzo nato a Bologna ma cresciuto tra i canguri, il bischero a cui piaceva il calcio, ma da brutto anatroccolo del soccer qual era si dedicava più ad atletica, rugby e cricket;  era il malandrino che riuscì a bigiare la scuola per 90 giorni consecutivi prima d'esser beccato dal babbo, l'uomo fatto e finito che, ogni tanto, si concede un film di Sylvester Stallone ed il lusso di dormire con un pigiama costellato d'orsacchiotti, o almeno così dicono.

 

 

SEICENTO MILIONI PIÙ PETRACHI - Tornato dall'Australia a 14 anni, Vieri e famiglia si stabiliscono a Prato; allenato dal padre di Alino Diamanti, Bobo fa l'esordio allo stadio, da spettatore: con 10'000 lire paga il biglietto per gustarsi le gesta di Roberto Baggio in Fiorentina-Pescara, eroe all'epoca, compagno di squadra ai Mondiali di Francia, poi. Passato al Torino, segna coi granata il primo gol in Serie A, ma sotto la Mole credono poco in lui: 'grosso è grosso, ma tecnicamente?'. Il giovane Bobo fa lo zingaro in B fra Pisa, Ravenna, Venezia e sono proprio i Lagunari a credere in lui, pagandolo 600 milioni più Petrachi e rivendendolo, un anno dopo, a 3 miliardi all'Atalanta; alla neopromossa Dea segna 7 reti in 19 presenze prima del grande salto chiamato Juventus: ovviamente a prezzo triplicato.

 

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SUL TETTO DEL MONDO, POI RIEDLE - Alla Juventus Vieri parte col piede sbagliato: un furibondo litigio con Lippi sembra pregiudicarne il rendimento, ma Bobo resiste, Lippi l'apprezza, lo perdona e con Terminator in campo vince un'Intercontinentale, uno Scudetto ed in Champions League s'arrende soltanto in finale al Borussia Dortmund. Gianni Agnelli, che stravede per Bobone, gette acqua sulle bollenti voci di mercato che vorrebbero il suo pupillo vicino all'Atletico Madrid, senz'aver fatto i conti con Luciano Moggi, che lo vende ai Colchoneros per 34 miliardi, sostituendolo con Fonseca. La puntura dell'Avvocato arriverà dopo il passaggio di Vieri all'Inter per 90 miliardi: "Ieri lo hanno pagato bene, mentre prima era stato venduto male" - la stoccata a Big Luciano.

 

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EL MUDO - La vita madrilena, gli allenamenti blandi ed locali di Plaza Mayor stregano Christian, che va a ballare ogni sera insieme a mezzo Atletico Madrid; eppure dalla stampa iberica viene descritto come un tipo timido, riservato, educato, al punto di farsi chiamare 'el Mudo' (il Muto). Al Vicente Calderon l'adorano, lui segna a raffica (24 gol in 24 presenze in Liga) diventando il primo (ed unico) Pichichi italiano. Coi biancorossi segnerà anche uno dei gol più belli della sua carriera, contro il Paok Salonicco. Al termine di una stagione trionfale, Bobo sente nostalgia di casa e la chiamata di Cragnotti non si fa attendere: pronti 55 miliardi di lire, ma prima i Mondiali.

 

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SONO PIÙ UOMO IO... - Fresco di millesimo gol della storia degli Azzurri all'esordio contro la Moldavia, Bobo è pronto a guidare l'attacco della Nazionale ai Mondiali di Francia. Tra girone ed ottavi di finale segna 5 gol, viene battezzato il nuovo Piola e solo la traversa di Di Biagio gi nega ulteriore gloria. Assente ad Euro 2000 e Germania 2006 per infortunio, Vieri è protagonista di un altro Mondiale da bomber in Corea e Giappone, dove mette a referto le 4 reti utili per raggiungere Pablito Rossi e Roby Baggio in testa alla classifica degli azzurri che più hanno segnato ai Mondiali. Non fosse esistito Byron Moreno, questa storia andrebbe probabilmente riscritta. Agli Europei 2004 Vieri resterà a secco, ma è celebre il suo stacco imperioso sulla linea di porta contro la Svezia (non so se avete colto l'ironia); della stessa spedizione europea, impossibile non citare la conferenza stampa in cui non risparmiò nessun giornalista: "Oggi è l'ultima volta che parlo con voi. Voi potete criticare il giocatore, se gioco bene o male, se segno o no. Tanto non me ne è mai fregato niente di voi. Io al mattino posso guardarmi allo specchio, voi no. Sono più uomo io di tutti voi messi insieme. Non avete una coscienza".

 

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PASSA RONIE A MEZZANOTTE - Protagonista anche in biancoceleste, pur abbassando la media gol, Bobo perde uno Scudetto al fotofinish col Milan (ne perderà un altro nel famoso 5 maggio 2002 nerazzurro) ma trionfa in Coppa delle Coppe, segnando pure un gol in finale. Dopo una sola stagione la casacca biancoceleste gli sta stretta e passa all'Inter per la clamorosa cifra di novanta miliardi, 69 cash più Simeone, all'epoca il trasferimento più oneroso della storia del pallone. Resterà in nerazzurro 5 anni, vero e proprio record per Bobo: se l'esperienza fu tormentata, il divorzio sarà brutale. Insieme a Ronaldo passerà più tempo nella movida milanese che in campo: "Ronaldo era il giocatore che si allenava di meno, ok, era il più forte del mondo, ma tornavamo sempre alle 5 del mattino, in giro per locali ... poi però io dormivo due ore ed andavo ad allenarmi, lui si metteva sul lettino con brioche e cappuccino. Sapete qual era il problema? Che la sera dopo si presentava sotto casa mia a mezzanotte e suonava il clacson per uscire di nuovo...". Col Biscione si toglierà la soddisfazione di segnare 103 gol in Serie A nonostante un rapporto tormentato con la Nord e col presidente Moratti, costretto recentemente a risarcire Bobo di un milione di euro per pedinamenti ed intercettazioni telefoniche. Celebre in nerazzurro anche la fuga dal ritiro con l'amico Di Biagio ai tempi di Hector Cuper: "vi giuro, faceva troppo caldo in stanza". Con Mancini al timone, invece, la coppia Vieri-Adriano fece sognare più i baristi dell'Hollywood e del Pineta di Milano Marittima che i tifosi presenti la domenica al Meazza, che bomber.

 

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PLAYBOY MODAIOLO - Recordman di Veline, braccato da Matri (Bobo è molto amico di Federica Nargi...), oltre agli storici flirt con Elisabetta Canalis e Melissa Satta, hanno accostato al playboy Vieri i nomi di Victoria Silvstedt, Naomi Campbell, Fernanda Lessa, Valeria Marini, Nicole Minetti, Sara Tommasi, Nina Moric, Aida Yespica, Ariadna Romero, l'ex pallavolista Nabila Chihab (con la quale forse convolerà a nozze) e sicuramente mi sarò dimenticato qualche altra dozzina di fisici mozzafiato. Nel video qui sotto, tratto dalla trasmissione di Radio 105 Bobo&Luke, Vieri regala perle agli ascoltatori in compagnia di Vialli (l'attaccante a cui si ispirava ad inizio carriera) e Costacurta: dalle canzoncine (anche in versione english) sul parrucchino di Conte all'ipotesi d'impiegare 6 mesi a percorrere la tratta Milano-Barcellona per una trasferta di Champions avendo riempito il pullman della squadra di belle figliole. Indissolubilmente legato agli ambienti Vip (chiedere a Fabrizio Corona), Vieri ha lanciato due linea di abbigliamento: Sweet Years (con Paolo Maldin e Brocchii) e Baci & Abbracci.

 

 

SENZA FISSA DIMORA - Come Pazzini, solo qualche anno prima, Vieri passa al Milan, segna due gol e se ne va al Monaco dopo mezza stagione. Nel Principato Bobo segna con maggior regolarità, Lippi gli promette i Mondiali 2006 ma il ginocchio fa crac e Bobocop conosce l'inferno della depressione. Melissa l'aiuta ad uscirne e ricominciare; lo cercano il Manchester City ed il Tottenham ma finisce a Firenze, fortemente voluto da Corvino. Al Franchi saranno 9 i gol in 39 presenze tra campionato e Coppa Uefa, dove proprio un suo rigore, calciato alle stelle contro i Rangers, costerà l'eliminazione alla Fiorentina ad un passo dalla finale. Svincolato, tornerà all'Atalanta con contratto da 1'500 € mensili e 100'000 € a gol: quello segnato al Siena (2'35" nel video) ne vale ogni centesimo. Dopo le suggestive ipotesi Boavista de Saquarema (quantomeno per le spiagge, birra e churrasco) e Blackburn (pare che l'operazione fosse mediata dall'ex rossonero Ibrahim Ba), Vieri appende gli scarpini al chiodo, ma non smetteremo mai di sentirne parlare.

 

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@VIERI_BOBO - Protagonista del programma su Sky 'I Re del ballo' con Marco Delvecchio e concorrente a 'Ballando con le stelle', Bobone, a bordo della sua Mini più che full-optional, twitta in libertà: quasi 165'000 follower, ci informa del pranzo da Mimmo, del caffè da Pino, della lampada da Diego e del calcetto con gli amici al sabato. Felice d'aver vissuto tutti i 236 gol di Bobo e tutte quell'esultanze con la casacca gettata chissà dove senza l'ombra d'un sorriso, le bottigliette calciate contro la panchina dopo le sostituzioni, le interviste improbabli, i gossip ed i botta e risposta su Twitter con l'esuberante Sara Tommasi, ho pensato ore ed ore ad un modo serio ed intelligente per chiudere quest'articolo, ma poi mi son detto (ricordando un cinguettio del nostro eroe), i veri bomber chiuderebbero così: W la gnocca, Zio Porcone! E viva Bobo Vieri...

 

Alan Bisio

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