Qualcuno, negli Stati Uniti, gli ha già dato un nome: non-World-Cup. A molti fa storcere già il naso, ad altri esalta. E difatti, trattasi di una vera e propria "americanata". Ovvero, di un torneo parallelo ai Mondiali 2018 in Russia, che il Paese a stelle e strisce vorrebbe organizzare.

L'idea è semplice: sono tante, e di prestigio, le Nazionali che stavolta non si sono qualificate. A capeggiarle, ovviamente, l'Italia, ma dietro a noi ci sarebbero anche il Ghana di Asamoah, il Paraguay di Iturbe, l'Olanda di Strootman, il Galles di Bale, la Repubblica Ceca di Schick, il Camerun di Nkoulou, il Cile di Vidal, la Costa d'Avorio di Kessie. Oltre, ovviamente, agli USA, i cui vertici del calcio, operativissimi come sempre anche in ambito marketing, stanno studiando la scintillante possibilità: fare il non Mondiale 2018. Secondo qualcuno i contatti con le varie federazioni interessate sarebbero già iniziati: non è ancora dato sapere, però, se la FIFA concederebbe a tali Nazionali di giocare un torneo amichevole anche durante il mondiale stesso, che inizierà il 14 giugno dell'anno prossimo. L'idea di riferimento è arci nota, d'altra parte, ai conoscitori del basket: il modello sarebbe difatti il Nation Invitation Tournament, anche noto come NIT, ossia il più antico torneo di pallacanestro statunitense a livello di college. Nato da un'idea di un giornalista di New York, si disputò la prima volta nel 1938, un anno prima della nascita del Torneo NCAA. All'epoca il NIT era il torneo più prestigioso, ma con il passare degli anni ha perso di importanza, ed ormai da qualche decennio è la competizione di consolazione per le squadre non invitate al Torneo NCAA (National Collegiate Athletic Association). 

E se la cosa andasse in porto, d'altra parte, ne gioverebbero anche le Televisioni. Mentre Rai e Sky devono ancora decidere come muoversi in merito all'assegnazione dei diritti TV del torneo di Russia, Eric Shanks, di Fox Sports Usa, ha già dichiarato senza gli USA al Mondiale la sua rete avrebbe "Buttato 200 milioni di dollari". Conferme sull'avvio della procedura organizzativa, ieri, sono arrivate addirittura dal Washington Post. E da quelle parti c'è già chi racconta di come le pianificazioni, negli uffici di Chicago della United States Soccer Federation (USSF), organo ufficiale di regolamentazione e di governo dell'attività calcistica degli Stati Uniti, siano già in fase operativa. 

La proposta alla FIFA sarebbe quella di riconoscerlo addirittura come una sorta di "spin off" ufficiale dei Mondiali: su Usa Today è possibile addirittura leggere che "Sarebbe una chance per promuovere una nuova era del calcio americano e servirebbe da cartina tornasole per misurare la capacità della Federazione di andare avanti". Anche di quella italiana che si sta per affidare ad Ancelotti?