di Mauro Sarrica
Ogni volta che scendeva in campo sapeva essere letale. Al primo errore degli avversari ecco che arrivava puntuale il morso del “Cobra”. Stiamo parlando di Sandro Tovalieri, tra gli attaccanti più prolifici della storia del calcio professionistico. Usato sicuro e piena garanzia in qualunque categoria. Un bomber vero e proprio, cresciuto a Roma sponda giallorossa e consacratosi a Bari. Passando anche da Atalanta, Cagliari, Sampdoria e Perugia tra le altre, senza dimenticare le esperienze vissute a Pescara ed Ancona. Insomma un autentico giramondo del gol. Che ha lasciato ovunque un ricordo forte, indelebile, essendo stato un leader indiscusso sia in campo che fuori in piazze davvero “calde”, dove è tuttora considerato un idolo indiscusso. In particolare nella Puglia biancorossa dove formava una coppia straordinariamente prolifica con Igor Protti (stagione ’94-’95 ndr), regalando momenti di estasi pura sugli spalti del San Nicola.
Tovalieri avrà sempre scolpito nella sua mente poi il trionfo con la sua “Magica” in Coppa Italia da protagonista nella finale dell’86 vinta contro la Samp. Una Lupa che ha successivamente riabbracciato, una volta appese le scarpette al chiodo, nelle vesti di allenatore delle giovanili. Un cordone ombelicale mai spezzato con i colori giallorossi, che scorrono più che mai pulsanti nelle sue vene. Ma adesso cosa fa, come passa le sue giornate il “Cobra” dopo aver lasciato Trigoria e dintorni? A giorni uscirà la sua autobiografia 'Cobra. Vita di un centravanti di strada', ma intanto qualche aneddoto e curiosità sulla sua carriera e non solo lo scoprirete in anteprima nell’intervista che ci ha rilasciato in esclusiva a Fantagazzetta all’interno della rubrica #FGCON.
#1 - La tua vita adesso: cosa fai, dove vivi, come si sviluppa la tua giornata?
“Sono il responsabile del settore giovanile del Pomezia Calcio Selva dei Pini e vivo tra i giovani. Come ho sempre fatto in questi ultimi anni. Sono loro il futuro del calcio e vanno formati e fatti crescere con le giuste direttive”.
#2 - I social network: li usi? Se sì, quali? Che rapporto hai oggi con i tifosi, tanto nella vita reale quanto a distanza, mediante la rete?
“Uso molto twitter, ho pure facebook ma ci entro pochissimo. Con i tifosi dialogo spesso, è sempre un piacere sentirli, ascoltarli e interagire direttamente con loro. Posso dire di aver lasciato un bel ricordo ovunque sia stato”.
#3 - Una squadra, un compagno, un allenatore e un Presidente che ti è rimasto nel cuore.
“Le squadre in cui ho giocato mi sono tutte rimaste nel cuore, perché ho sudato e lottato per ogni maglia che ho indossato. Di sicuro al primo posto metto la Roma, la squadra che mi ha lanciato, e poi il Bari, dove mi sono consacrato. Come compagni me ne vengono in mente diversi con cui ho legato e sento tuttora. Su tutti Protti, Vieri, Pruzzo, Conti…Come allenatore dico senza dubbio Mazzone. Per quanto riguarda un presidente me ne vengono in mente diversi, da Matarrese con cui c’è stato un forte legame a Bari a Gaucci, con il quale avevo instaurato un rapporto diretto. Non posso dimenticare poi il rapporto che si era instaurato con il figlio di Mantovani ai tempi della Samp”.
#4 - Quale l'aneddoto calcistico più folle, curioso, strano della tua carriera?
“Ricordarle tutte non è semplice, però una cosa davvero simpatica che ricordo è quando ci fumammo una sigaretta con Rapaic al Perugia negli spogliatoi prima di scendere in campo in occasione di un Monza-Perugia. Per lui era quasi un’abitudine, era molto scaramantico e mi convinse a farlo dicendomi che se lo avessi ascoltato saremmo tornati alla vittoria. Segnammo entrambi e vincemmo 2-0, dopo cinque partite senza successi. Poi alla fine della stagione ottenemmo la promozione in A”.
#5 - In carriera chissà con quanti moduli di gioco sarai stato impiegato. Ma qual è il tuo preferito e perché?
“Il mio modulo preferito da giocatore era un 4-4-2 d’attacco, come ai tempi del Bari dove avevamo sulle fasce due esterni come Gautieri e Alessio che creavano spesso superiorità numerica e mettevano a servizio delle punte, io e Protti, diversi palloni. Tutto questo potendo poi contare su un centrocampo dai piedi buoni. Ricordo a tal proposito il ruolo interpretato da Veron alla Samp, autentico catalizzatore di gioco. Oggi il calcio però è cambiato e si utilizzano diversi moduli che a quei tempi non esistevano. Da allenatore ad esempio i miei preferiti sono il 4-3-3 e il 4-3-2-1. Sistemi di gioco votati ad offendere, in grado di offrire un gioco propositivo come piace a me”.
#6 - Qual è il gol che avresti voluto segnare nella storia del calcio?
“Sicuramente avrei voluto segnare qualche gol decisivo in competizioni prestigiose, come un Mondiale. Ecco avrei voluto tirare il rigore di Grosso nella finale Italia-Francia. Ne ho tirato uno decisivo in occasione dello spareggio promozione Perugia-Torino e so quanto la porta diventi piccola piccola in quei momenti…”.
#7 - C'è un rimpianto nella tua carriera? Oppure qualcosa che hai fatto ma che se tornassi indietro cambieresti?
“Rimpianti pochi, non mi lamento di certo della carriera che ho fatto. Forse avrei preferito che certe squadre credessero magari di più in Tovalieri, dandogli maggiore fiducia dato che ho sempre fatto parlare il campo. Qualche errore di valutazione è stato commesso nei miei confronti”.
#8 - Primo consiglio ai fantallenatori: un portiere su cui puntare questa settimana.
“Vado sul sicuro e prendo Buffon, è sempre il più bravo”.
#9 - Secondo consiglio ai fantallenatori: un difensore su cui puntare questa settimana.
“Manolas, una sicurezza lì dietro”.
#10 - Terzo consiglio ai fantallenatori: un centrocampista su cui puntare questa settimana.
“Faccio due nomi, Marchisio e De Rossi, che sta tornando il giocatore che abbiamo sempre potuto ammirare”.
#11 - Ultimo consiglio ai fantallenatori: un attaccante su cui puntare questa settimana.
“Dybala. Grandissimo giocatore, che non va paragonato a Tevez però sta avendo fin da subito un forte impatto in una realtà di alto livello come quella della Juventus”.
UN CONSIGLIO A VOI FANTALLENATORI LO DIAMO ANCHE NOI, PERO':
COMPRATE 'COBRA. VITA DI UN CENTRAVANTI DI STRADA',
L'AUTOBIOGRAFIA DI SANDRO TOVALIERI IN USCITA A DICEMBRE!