Il Como è stato superato per 1-0 dalla Roma nel match dell'Olimpico che ha chiuso il 15esimo turno di Serie A. Al termine della sfida, Cesc Fabregas è intervenuto ai microfoni di Dazn. Ecco le dichiarazioni dell'allenatore spagnolo:
Como: le parole di Fabregas
"Ho visto una squadra molto fisica, una qualità che noi non abbiamo. Quando giochi contro una squadra così fisica, con questo tipo di giocatori, o giochi a calcio oppure devi buttare la palla lunga, altrimenti diventa difficile. Sono orgoglioso della squadra, nel senso che abbiamo combattuto fino alla fine, avremmo meritato un gol. Complimenti alla Roma, hanno fatto una buona gara, giocando con grande fisicità. Hanno, secondo me, un giocatore fortissimo, Soulé: credo che diventerà un grandissimo giocatore in futuro. Godiamocelo qui in Italia. Penso che sarà presto un calciatore di altissimo livello e oggi ha fatto la differenza".
NICO PAZ - "Lui è stato tre giorni con la febbre e non si è allenato. Lo abbiamo forzato a giocare perché in questo momento non abbiamo molte alternative. Sono partite in cui l’uno contro uno diventa subito determinante. Chi vince più duelli, vince la partita. Oggi, specialmente a centrocampo, loro ne hanno vinti di più. Nel calcio italiano si gioca con meno tempo effettivo, ci sono tanti duelli e tanti falli. Oggi l’arbitro ha lasciato correre molto: è un aspetto sul quale possiamo migliorare".
GOL DELLA ROMA - "Diao si è infortunato in quella stessa azione. Adesso la sto rivedendo più chiaramente. È difficile per un giocatore avere un’onestà estrema in situazioni del genere: direi che il 99,9% delle persone di calcio non lo farebbe. Credo sia anche giusto continuare l’azione. Oggi, poi, con il VAR sapete come funziona tutto: non si può aspettare nulla, ha cambiato il mondo del calcio".
DIAO E ADDAI - "Tutti e due si sono fatti male al flessore. Non so ovviamente quanto sia grave, ma è un peccato perché sono ragazzi giovani, con tanta voglia di fare bene, di giocare, di essere in campo. È un peccato per loro e per la squadra, ovviamente".
MANCINI - "Cerco sempre di parlare con rispetto e con attenzione. È stata una chiacchierata onesta. Lui mi ha detto la sua, io la mia. Dal mio punto di vista, perché alla fine so che c’è la furbizia, so che c’è l’esperienza. Tutti vogliamo vincere nel calcio, però non lo so. Lui ha vent’anni, sta provando a fare il suo percorso. Sicuramente ti guarda così, ti osserva, vuole imparare. Magari oggi va a casa pensando che si aspettava qualcosa in più da me, a livello di atteggiamento, di parole in campo, di provocazione. Penso che sia stato semplicemente uno scambio di idee, una chiacchierata normalissima di calcio che alcune volte va bene per me e va bene anche per lui".
MERCATO INVERNALE - "Non lo so, si vedrà. Bisogna analizzare tutto bene, parlarne, confrontarsi e vedere le opzioni. So che noi siamo chi siamo e dobbiamo sempre crescere sotto tutti i punti di vista. Due anni fa non ti potevo dire dove eravamo, oggi siamo dove siamo. Siamo andati molto, molto veloci e adesso dobbiamo stare tranquilli, perché è una squadra che a volte va e a volte no, però fino alla fine prova sempre a giocare e a portare punti, contro chiunque. Oggi ha giocato Baturina, che deve avere anche il suo spazio, perché non ha giocato praticamente niente fino adesso. Adesso sicuramente sarà il momento di Kühn, che non abbiamo ancora visto. Nico Paz puàò giocare attaccante. Questo è il calcio succede a tutti e niente di più".