Uno scudetto vinto in Grecia interrompendo l'egemonia delle squadre di Atene ed una Champions League d'Asia conquistata con l'Al Hilal. Diego Longo è partito da lontano, 15 anni fa, quando allenava nel genovese una squadra di Juniores Regionali. Poi la chiamata di Razvan Lucescu, figlio di Mircea, e da lì una carriera affascinante prima da preparatore atletico e poi da vice in giro per il Mondo. Quest'anno la chiamata di Mircea Lucescu per cominciare la nuova avventura alla Dinamo Kiev.

Grande appassionato di Fantacalcio, in particolare della versione Mantra, la nostra redazione lo ha intervistato in esclusiva già due anni fa, ma non ci siamo lasciati sfuggire l'occasione di farci raccontare le sue sensazioni dopo il match disputato mercoledì sera contro la Juventus. Con l'occasione, ovviamente, ci strizzare l'occhio a qualche talento che potrebbe approdare nel nostro campionato.

Intervista a Diego Longo, vice allenatore Dinamo Kiev

Ciao Diego, racconta ai nostri utenti il percorso che ti ha portato ad essere il vice di uno degli allenatori più esperti e stimati del panorama calcistico internazionale

"E’ stato un viaggio lungo e impegnativo. 15 anni molto intensi, senza un attimo di pausa. Partendo dai dilettanti fino alla vittoria della Champions League asiatica di un anno fa, passando per Master in preparazione fisica in Francia, Master in psicologia sportiva a Milano, Master in comunicazione nella mia Genova e ovviamente tutti i corsi per arrivare alla Licenza UEFA PRO da allenatore. Contemporaneamente ho accumulato 500 presenze in campionati di serie A e un centinaio internazionali con 3 campionati e 6 coppe nazionali vinte. Insomma, tanta fatica e sacrifici per me e chi mi sta vicino, ma anche altrettante soddisfazioni. Poi quest’estate il Mister mi ha chiesto di dargli una mano qui alla Dinamo e non ho esitato un secondo".

La notte della vittoria in Champions D'Asia
La notte della vittoria in Champions D'Asia

Diego Longo sulla Juventus

"Credo che la Juventus abbia la possibilità di schierare non una, ma due formazioni fortissime. Ha praticamente tutti giocatori di livello internazionale e anche i cosiddetti “giovani” hanno un’esperienza notevolissima e un valore assoluto. E’ un gruppo abituato a vincere ormai da un decennio, al quale si sono aggiunti nel tempo campioni come Ronaldo e forze fresche. Per questo, e anche in virtù del fatto che i predecessori di Pirlo hanno tutti vinto, sulle sue spalle ci sono grossa pressione e responsabilità. Non poco per uno alla sua prima esperienza e per questo credo che sarà proprio l’allenatore a essere decisivo nel bene o nel male".

Il Fantacalcio Mantra come stile di vita 

"La nostra lega compie quest’anno 26 anni e devo dire che negli ultimi 16, ossia da quando ho lasciato l’Italia, il fantacalcio è stato ciò che mi tenuto legato agli amici di sempre. Non per questo faccio sconti, anzi è una lotta e una presa in giro continua. Quest’anno, tra vecchie riconferme e nuovi arrivi, nella mia "Hurricane" posso schierare l’attacco atomico Lukaku-Ibra, Mkhitaryan alle loro spalle, più Gosens, Veretout, Barak, Vidal e ovviamente capitan Acerbi. Ma mi diverte pescare giovani o nuovi arrivi meno conosciuti, magari dopo averli studiati con le piattaforme che uso per lavoro. Chi consiglierei della Juventus? Io parlo solo di Mantra, la versione baby non fa per me, e in questo senso Kulusevski è veramente appetibile.

In Ucraina e all'estero in generale esiste il Fantacalcio? All’estero l’ho visto praticare in Romania e in Grecia, con grande ritardo rispetto a noi e sicuramente non con la stessa passione sfrenata. Diciamo che dove sono stato io non creava dipendenza come da noi".

Supryaga in Serie A e al Fantacalcio? Il parere di Diego Longo

"Vlad è un giocatore potenzialmente molto forte. Ama attaccare gli spazi, è potente e vede la porta; mi ricorda, per caratteristiche Sheva, ma è giovane ed ha bisogno di fiducia e tanto lavoro. Se andasse in una squadra che gli permette di giocare con continuità con un allenatore che attacca gli spazi, non me lo farei scappare".

Da qualche settimana hai creato con alcuni amici una pagina Facebook, "la versione di Mister D." che si occupa prevalente di tattica e aspetti prettamente di campo. Com'è nata l'idea e come pensi di svilupparla in futuro?

"L’idea è nata parlando con Paolo, uno degli amici del Fantacalcio. Spesso mi chiede approfondimenti su aspetti tattici e tecnici relativi alle partite del campionato. Ci è sembrato che soprattutto sui social ci siano  tantissime pagine dedicate al calcio, anche molto seguite, divertenti e interessanti, ma nessuno o quasi che ne parla in modo approfondito dal punto di vista della tecnica, della tecnica e degli aspetti psicologici. Così insieme abbiamo creato La Versione di Mister D.: ogni settimana seguiamo una squadra di Serie A, dedicando ogni giorno ad aspetti diversi. Come gioca in generale, la fase offensiva, quella difensiva, il pronostico del sabato e l’analisi del match al lunedì. Tutto con un taglio professionale e approfondito, come farei, o quasi, per il mio lavoro settimanale. Io curo i contenuti ovviamente, Paolo si occupa della gestione del social e Andrea si occupa delle grafiche. Ci stiamo divertendo, certo, richiede tempo e impegno, ma ci sta dando soddisfazione".