Il caso Parma non è risolto, la società finirà il campionato ma bisogna trovare un imprenditore che si accolli tutti i debiti per ripartire dalla serie B. Ne parla il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, a Tuttosport svelando retroscena incredibili su Ghirardi.

 

A NOVEMBRE GHIRARDI MI MENTI'. NASCONDEVA I DEBITI - "Vi do una notizia che finora non è mai uscita. A fine novembre, con Taçi già di mezzo, ho chiamato Ghirardi e gli ho detto che quella storia gli avrebbe creato problemi. Sul debito del Parma mi raccontò delle cifre dimezzate rispetto a quelle poi emerse. Allora gli dissi di chiedere subito un concordato extragiudiziario per restare almeno in B. Quando venne fuori che aveva già impegnato anche la mutualità, capii che non c’era più niente da fare".

 

IL FUTURO DEL PARMA E' UN PUNTO DI DOMANDA - "E’ un punto di domanda. Ci sono situazioni in essere che riguardano la possibilità di mantenere la B. Ma devono essere pagati 75 milioni di debiti sportivi. Se pure venissero ridotti del 30%, come avvenne per il Siena, rimarremmo sui 25 milioni. C’è qualche imprenditore disposto ad accollarseli? Se non c’è, ripartirà dalla D".

 

MAI PIU' IN FUTURO SITUAZIONI DEL GENERE - "E’ da un mese che mangio e dormo con i bilanci della Serie A. Se ne esce solo con un piano quinquennale. In tre anni i club non ce l’avrebbero fatta: guardando i conti a breve, solo 5 o 6 società ci sarebbero riuscite. Ci ammorbideremo? Non cederemo come in passato. E badate che così io perdo consenso: la Serie A ce l’ho contro in tutto. Dopo Calciopoli c’è stato un lassismo oltre i limiti. Ogni anno verranno inseriti gli altri parametri di controllo. Già quest’anno sarà obbligatorio pagare i debiti con i club esteri e gli ultimi stipendi a maggio. Ma non temo altri casi Parma nel prossimo campionato".

Get Adobe Flash player