Felipe Anderson, centrocampista della Lazio, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Lazio Style Channel.

Lazio: le parole di Felipe Anderson

“Continueremo a lottare per la Lazio, vogliamo portarla più in alto possibile e potremo farlo anche contando sul supporto dei tifosi”

Sulla stagione

"Quest’anno sono stato sempre molto concentrato, ho acquisito maggiore consapevolezza, riesco a restare di più in partita e questo mi aiuta anche nel colpo più estroso. Provo sempre a lasciar scorrere la palla e andar via solo con un movimento del corpo, è qualcosa che a mio avviso fa la differenza nel calcio, Pele è stato tra i primi a capire questo aspetto".

Su Luis Alberto

"Dal calciatore con la maglia numero 10 ti aspetti sempre il colpo inatteso, la giocata geniale, non è un caso che il nostro dieci oggi è Luis Alberto e lo chiamiamo Mago”.

Su Pelé

“Indossare la 10 del Santos era una grande motivazione, ero certo che Pelè stesse guardando a chi indossava la sua maglia, allora avevo solo 17 anni. Non sono mai riuscito a parlarci perché l’emozione era troppo grande. Quando ero nel vivaio del SantosFC avevo tanti allenatori che erano stati suoi compagni, a me e ai miei compagni faceva piacere farci raccontare di Pelè da chi lo aveva conosciuto e ci aveva giocato insieme.

Noi brasiliani siamo innamorati del pallone, io sono cresciuto con il mito di Pelè e sognavo di indossare la maglia numero 10 del SantosFC e ci sono riuscito, avere O Rei come riferimento nel calcio mondiale è stato un onore”.