Mai stato un personaggio banale. Aurelio De Laurentiis, intervistato dal Corriere della Sera, ha così parlato dei suoi progetti futuri per il Napoli. Anzi, no, per il calcio, perchè il presidente azzurro è uno che non ha mai amato volare basso. Ma non solo: anche mercato e futuro del club. Queste le parole del numero uno partenopeo.
RIVOLUZIONERO' IL CALCIO - "Vengo da un mondo dove si deve essere creativi per essere dei vincenti, a livello di soggetto, sceneggiatura, regia e di promozione. Ho rivoluzionato il mondo del cinema, intendo farlo anche nel calcio. Sono convinto che nella vita bisogna sempre portare innovazione".
"Bisogna estendersi, creare un campionato europeo per club, abbattere certi confini, far capire a istituzioni che si muovono e vivono in modo obsoleto e conservativo, Fifa e Uefa, controllando per giunta un patrimonio finanziario immenso, che siamo arrivati ad un livello di emergenza. Andrea Agnelli ed io tre anni fa avevamo proposto una ristrutturazione della Lega, con due grandi manager che lavorassero su due fronti: estero e e istituzionale italiano. Le nostre priorità non sono state accolte. Se continuiamo a vivere di populismo, non saremo mai grandi tra i grandi, al massimo grandi tra i piccoli".
"Negli Usa dove sono molto più bravi di noi e sanno anticipare i tempi, nelle Leghe si entra pagando una ricca 'fiche'. Nel calcio, uno sport appena esplorato dalle loro parti, il Manchester City per creare una società a New York ha dovuto versare 100 milioni di dollari. E' questa la strada da seguire, con forme e numeri diversi, in Italia e in Europa. Ma qui resistono poteri forti che hanno la testa rivolta al passato. Cosa penso di Tavecchio? Non penso. Galliani? Code di potere. Macché riformare, il calcio italiano è da ri-fon-dare".
SARRI E HIGUAIN - "Sarri lavora molto, apprezzo la sua tenacia nell’applicazione delle sue idee, alcune di queste nuove. Se ho mai pensato di cedere Higuain? Mai e poi mai. Non a caso ho messo una clausola altissima, difficile da sostenere per un eventuale acquirente. Adesso mi aspetto che sia rispettoso dell’impegno e del lavoro della squadra".