6.13. E' tutta qui la fantamedia di colui che, in buona parte delle aste estive, è stato combattuto (e strapagato, a posteriori) da milioni di fantallenatori italiani. Parliamo ovviamente di Edin Dzeko, colpo estivo di Sabatini e della Roma, che sembrava, 'stuzziato' anche dai geniali rifornimenti dell'amico Pjanic, poter stradominare la classifica marcatori. E invece, alla decima giornata, i gol sono sempre fermi a quota uno. Ovvero, l'incornata che ha condannato la Juventus. 

 

Da lì in poi, l'infortunio ed il vuoto assoluto. Il bosniaco, a conti fatti, è diventato un centravanti di manovra: splendido nel difender palla, ottimo per aprire spazi ai compagni, efficace anche nei ripieghi difensivi. E non è un caso, allora, se arrivati a novembre il suo - quantomeno sotto il profilo fantacalcistico - è il rendimento peggiore dell'intera batteria di punte della Roma. Il migliore, in tal senso, è il ritrovato Gervinho (8.44 di FM); a cui segue l'eccellente Salah (8.0). Ma anche Totti (7.25), Iturbe (6.9) e Iago Falque (6.38), pur essendo stati meno impiegati, hanno fatto meglio di lui. Che si sacrifica, sgomita, fa salire la squadra: ma di far gol, o comunque portare a casa importanti bonus, non se ne parla. 

 

Tutta la squadra, in realtà, ne beneficia: con lui in campo sono anche meno i gol subiti. Un dato, tecnico-tattico ma anche statistico, che farà certo piacere a Garcia ed ai tifosi. Un po' meno ai fantallenatori, che per lui si sono svenati. E adesso si ritrovano in casa un top-player spuntato: molto utile per la sua squadra, poco produttivo per la vostra. Alla quale, probabilmente, più che le sue ripetute sufficienze - la media voto pura è pari a 5,88 - servirebbero i suoi gol.