L'addio, seppur doloroso, era forse nell'aria ormai da mesi. A fine stagione le strade di Giampaolo Pazzini e del Verona si separeranno, dopo cinque stagioni vissute non sempre insieme, alti, bassi e qualche soddisfazione tolta a vicenda. E' stata di fatto per lui l'ultima parentesi di spessore nel calcio italiano dopo il triennio al Milan: tra il 2015 e il 2020 il gialloblù è stato il suo quasi esclusivo sfondo a colori e i tifosi non potranno che conservare di lui un ricordo positivo.

Pazzini, i numeri col Verona

Di cinque annate a Verona, 'solo' due e mezza Pazzini le ha giocate in Serie A. Nel 2016/2017 era in cadetteria, stesso discorso per la passata stagione. E il gennaio e il giugno del 2018 ha indossato in prestito la maglia del Levante, una chance nata quasi per caso che non ha portato alla fine i frutti sperati (9 presenze nella Liga e 1 gol in sei mesi). In totale, con gli scaligeri, 124 presenze e 49 centri, un bottino di altissimo profilo che in Serie A si 'riduce' a 14 marcature, di cui 4 nel torneo in corso in appena 236 minuti giocati (3 su calcio di rigore).

Pazzini, la conferenza stampa d'addio al Verona

E' già andata in onda la conferenza stampa che ha sancito l'addio di Pazzini al Verona. Ecco le sue dichiarazioni principali:

"Addio atteso, sono sincero. Sincero ed emozionato. Già da tempo lo sapevo, ma in cuor mio non ci pensavo. E anzi, pensavo che sarebbe arrivato il rinnovo. Ma l'ultima volta che sono andato allo stadio ho capito che eravamo alla fine. Sono stati cinque anni intensi tra alti e bassi: un bellissimo percorso che sono contento sia terminato così. L'Hellas resterà per sempre nel mio cuore, sono felice di aver fatto parte di un gruppo che ha regalato questa stagione ai suoi tifosi".

"Rabbia? No, perché i dirigenti sono stati chiari con me. Se c'è sincerità, c'è tutto. Se ho detto qui tutto quello che penso? No, non l'ho fatto. Ci ho pensato, ma parlando cosa raggiungerei? Ho la coscienza a posto. Quando uno finisce un percorso a testa alta, perché si è sempre comportato bene, per me è un grandissimo motivo d'orgoglio. Futuro? Ho un'idea abbastanza precisa in testa, ma voglio finire l'anno, stare con la mia famiglia e decidere a mente lucida. Intanto stiamo comunque pensando di restare a Verona, è una città che amiamo. Offerte? Vedremo".

Pazzini (Getty)
Pazzini (Getty)