Fabio Miretti, centrocampista della Juventus e della Nazionale Under 19, ha parlato nel corso di un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport. Il centrocampista bianconero è impegnato in Slovacchia dove oggi pomeriggio l'Italia si giocherà l’accesso alla finale dell’Europeo, con la possibilità di tornare a vincere un titolo giovanile dopo l'ultimo del 2003, l’anno di nascita di Fabio e di molti altri azzurrini. 

Intervista a Miretti sull'Italia Under 19

Ci sarà un’altra festa stavolta?
«La nostra volontà è quella di arrivare in fondo, e questo significa che dobbiamo battere l’Inghilterra. Dopo il k.o. con la Francia (4-1, ininfluente per la qualificazione, ndr) c’è un senso di rivalsa. Se vogliamo la rivincita, dobbiamo superare la semifinale».
Com’è il morale nello spogliatoio azzurro?
«Venerdì c’era un po’ di delusione, anche perché per 70 minuti la partita era stata equilibrata. Ma passata quella, ci siamo messi a pensare solo a questa semifinale. Abbiamo visto qualcosa del modo di giocare dell’Inghilterra: hanno fisica e tecnica, sarà dura ma ce la giocheremo».

Intervista a Miretti sul minutaggio in Serie A


Si dice che la differenza tra i nostri giovani e gli stranieri sia nell’esperienza in prima squadra. Lei è un’eccezione...
«Allenarsi con i campioni come ho avuto la fortuna di fare io soprattutto negli ultimi 6 mesi alla Juve ti aiuta a crescere tecnicamente e a maturare. Si imparano i momenti di una partita: i giovani tendono sempre a spingere, anche quando magari la cosa migliore da fare sarebbe abbassare il ritmo».
Da chi prende il maggior numero di segreti?
«Quest’anno sono stati in tantissimi a darmi consigli: da Chiellini a Bonucci, ma ho instaurato un buon rapporto con tutti. Nel mio ruolo, però, è inevitabile guardare Locatelli più degli altri: mi colpisce il suo modo di vedere il gioco, e come riesce a capire in anticipo l’andamento di un’azione».
A proposito, nella Juve fa la mezzala, in Nazionale invece gioca dietro le punte. Qual è il ruolo che le piace di più?
«Il mio ruolo ideale è la mezzala ma le scelte le fa il mister e io gioco con applicazione ed entusiasmo indipendentemente da dove gli allenatori mi mettono».

Miretti sul percorso


Sei mesi fa si aspettava di fare questo percorso?
«No, è successo tutto così in fretta, ma sto cercando di vivermelo nella maniera migliore. Sono stato in Under 21 ma ho voluto fortemente questo Europeo, perché due anni fa quello Under 17 fu cancellato per colpa del Covid e in questo cammino con l’Under 19 ci sono stato sin dall’inizio».
A 19 anni gioca nella Juventus ed è già famoso. Ha già realizzato i suoi sogni?
«No, ce ne sono ancora tantissimi da inseguire. Il primo è ovviamente quello di vincere questo Europeo Under 19. Debuttando con la maglia della Juventus ne ho realizzato un altro, mi piacerebbe vincere la Champions League con la maglia bianconera».
E al Mondiale Under 20 in Indonesia tra un anno ci pensate?
«Sarà bellissimo. Giocare questi eventi con la maglia della Nazionale è una sensazione unica, non importa il livello. L’azzurro dà sempre grandi emozioni».