A San Siro, ieri sera, non c'erano nemmeno 10.000 spettatori. Eppure la Coppa Italia era un obiettivo dichiarato, rappresentando pur sempre un trofeo ed una possibilità, viste le difficoltà in campionato, di ipotecare un posto europeo. Ed invece il dato ufficiale parla di 9.672 tifosi presenti, un segno inequivocabile di come i rapporti, di questi tempi, tra tifo e società siano estremamente tesi.
Al punto che dopo la lettera scritta dagli esponenti della Curva Sud rossonera, ieri sera è andato in onda il secondo atto della guerra aperta e oramai dichiarata ad Adriano Galliani. "Esonerare un'altra bandiera non cambierà la storia rossonera... Basta con l'incompetenza della vecchia dirigenza": questo lo striscione esposto prima di Milan-Lazio, seguito da tutta una serie di messaggi presentati da numerosi tifosi sugli spalti pur semi-vuoti di San Siro. "#iostoconPippo, #viaGalliani, #rinnovareperripartire, #11leoni, #bastaparametrizero": guerra aperta?