Una scommessa vinta, un recupero complicato ma sul quale Spalletti non ha mollato, ha insistito e alla fine ha tratto i suoi frutti. Joao Mario è tornato quel giocatore che aveva ingolosito la proprietà nerazzurra al momento del suo insediamento, e se la barra di caricamento delle potenzialità del giocatore non ha ancora raggiunto il 100%, la percentuale attuale soddisfa il tecnico che, un po’ anche per necessità, aveva ripescato il portoghese all’inizio della stagione fuori anche per un problema fisico.
Versione trequartista o mezz’ala, l’impatto di Joao Mario è stato eccellente. Titolare contro la Lazio nello 0-3 esterno all’Olimpico, il portoghese si è fermato soltanto contro l’Atalanta, per poi subentrare a gara in corso con il Frosinone; poi, nelle restanti gare, sempre titolare, con risultati all’altezza delle aspettative e culminati con il lungo applauso che ha accompagnato la sua uscita ieri sera.
Ieri sera, peraltro, l’annuncio di Spalletti è stato chiaro: Radja Nainggolan tornerà a disposizione dalla prossima partita. Il dubbio, a questo punto, è però capire la sistemazione tattica del Ninja, visto che Mario ha dato il meglio di sè quando schierato qualche metro più avanti rispetto a Brozovic e, teoricamente, Nainggolan era stato preso per fare il trequartista di questa squadra. A Verona, contro il Chievo, i due si alternavano, ma era stato Nainggolan a fare qualche passo indietro in più rispetto al portoghese. Cosa deciderà Spalletti?