Finalmente Levan Mchedlidze. L'Empoli continua ad attendere il georgiano, ma ancora per poco: l'obiettivo di Martusciello è di riaverlo a disposizione, quantomeno per la panchina, già contro la Roma. Ed il suo attaccante principe - 5 gol in altrettante partite, a metà stagione - , adesso, conta le ore che lo separano dal rientro in campo, dopo quasi 2 mesi. Ne ha parlato proprio il ragazzo, che già da qualche giorno ha ripreso a calciare ed allenarsi (quasi) regolarmente, al Tirreno.

IL RITORNO IN CAMPO - "Finalmente comincio a vedere la fine del tunnel: ieri ho ricominciato a calciare e le sensazioni sono buone. In pratica non toccavo il pallone della partita contro il Torino. È stata dura, molto dura, ma ora spero di tornare in gruppo a metà settimana ed essere già disponibile per la sfida di Roma. Stavolta l’infortunio è arrivato quando proprio non doveva. Mi ero ritagliato il mio spazio, stavo giocando con continuità e fermarsi sul più bello è stato difficile".

MOMENTO NO - "Dispiace molto a tutti noi. Capisco che la delusione dei nostri tifosi, ma anche loro devono capire che noi siamo i primi a non essere contenti. Giochiamo un campionato di importanza assoluta e perdere non è piacevole. Però non ci lasciamo abbattere: col Napoli abbiamo dimostratore di voler e potere dire la nostra in ogni occasione. E ci proveremo anche a Roma".

FUTURO - "Ho un altro anno di contratto con l’Empoli e se la società lo vuole sarò felice di prolungarlo. La trattativa è in dirittura d’arrivo, fra l’altro, e non dovrebbero esserci problemi. Aspetto solo che mi chiamino per firmare. Ormai questa per me è più una famiglia che una società e finché non mi cacceranno resterò qui più che volentieri".