Manuel Lazzari, centrocampista della Lazio, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai canali ufficiali del club biancoceleste. Queste le sue parole.

SKY-VIDEO
Contenuto non disponibile

Su Maradona

"Maradona ha cambiato il calcio, è una leggenda vera e propria. E’ una perdita molto grave è giusto che ci siano questi tre giorni di lutto e il minuto di silenzio sui campi. Dispiace a tutto il mondo".



Sullo Scudetto

"Quest’anno non  c’è una vera e propria favorita la Juventus negli ultimi anni ha sempre dominato ma quest’anno non c’è una squadra che spicca sarà un campionato aperto dall’inizio alla fine e noi faremo di tutto per farci trovare pronti fino alla fine”.



Sui pochi gol

"Faccio pochi gol è vero. Contro lo Zenit? Colpa mia perché potevo angolarla di più ma non sono molte le volte in cui mi trovo in quelle posizioni, dovevo fare di più ma l’importante era portare a casa la vittoria che ci avvicina al passaggio del turno”.



Sull'esordio in Champions

"Dai campi della serie D a quelli della Champions ce ne passa, per ogni bambino che gioca a calcio è un punto di arrivo che pochi riescono a raggiungere. Per me è stato qualcosa di unico e se ripenso a tutte le cose che ho fatto per arrivare dove sono oggi è qualcosa di cobredibil, mi emoziono e spero di continuare così. Per ora i due momenti più belli della mia carriera sono l’esordio in Nazionale e l’esordio in Champions che è la competizione più importante per un giocatore”

Sulla Lazio

“Per me la Lazio è una big italiana. L'anno scorso vedere molti giocatori così forti ed essere arrivato qui è stato importante. Ora ci stiamo facendo valere anche in Europa, è qualcosa di incredibile. Arrivare alla Lazio ti fa cambiare mentalità. Capisci subito che passare da una società che aveva il compito di salvarsi a una società in cui gli obiettivi sono altri. Devi vincere ogni partita sia che giochi con la Juve che con il Crotone, la mentalità è vincente”.


Sui tifosi allo stadio

“Quando giocavamo all’Olimpico davanti al nostro pubblico andavi in campo con la consapevolezza di giocare in dodici perché con 40 50 mila tifosi che ti spingono è tutto più semplice. Con il pubblico è un altro sport ma sappiamo che è un momento difficile e quindi teniamo duro”.


Sull'infortunio

“Quest’anno sono stato fermo tre settimane: prima lo stiramento e poi il covid queste gare mi servivano per riprendere la condizione. Spero di recuperare ancora meglio”.



Sull'Udinese

"Adesso domenica c'è una gara importantissima e penso che i friulani abbiano pochi punti rispetto al valore della rosa. Ci attende una partita difficile ma abbiamo avuto un giorno in più di riposo e se recuperiamo le energie possiamo fare una grande partita. Quello delle 12:30 è un orario un po' fastidioso perché appena ti svegli devi fare colazione e pranzo insieme".

 

Lazzari (Getty Images)
Lazzari (Getty Images)