Sono arrivate anche da uno dei senatori delle panchine italiane, oltre che "padre putativo", almeno calcisticamente parlando, di Antonio Cassano, delle feroci critiche alle recenti "imprese" di Fantantonio. A dire la sua in merito al recente, ennesimo, ripensamento dell'ormai ex 99 blucerchiato e veronese, - parrebbe - prossimo al ritiro, è stato difatti Eugenio Fascetti. Che, negli anni '90, dopo un lungo peregrinare attraverso Avellino, Torino, Verona e Lucchese, approdò al Bari. Qui rimase per ben sei stagioni, fino alla stagione 2000-2001, lanciando Antonio Cassano ai grandi livelli. Per la precisione l'allora 17enne talento della Primavera dei galletti esordì in serie A l'11 dicembre 1999, in un derby contro il Lecce, perso dal Bari per 1-0. Così Fascetti: “Mi sono davvero scocciato di parlare di Cassano, della vicenda col Verona non parlo. Non l’ho sentito neanche dopo i miei auguri per la nascita dei figli, 8 anni fa, si vede che lui si sente sopra a tutto e tutti, bastava contraccambiare gli auguri come tutte le persone normali, semplicemente farsi vivo, sono oltre otto anni che non lo sento, umanamente da questo punto di vista non lo conoscevo, sono deluso”.