Sinisa Mihajlovic parla delle sfide che lo attendono sulla panchina rossonera ai microfoni di Sky Sport: “Sono molto contento perché sto in vacanza con la famiglia, ultimamente li vedevo poco stando a Genova, cerco di sfruttare gli ultimi giorni per stare con loro, poi si comincia a lavorare, c’è sempre tanto da lavorare ma è bello, perché quando c’è poco ti annoi, quando c’è tanto non te ne accorgi, fai il lavoro che ti piace”.

 

Mi piacerebbe un Milan, ma sarà così, che gioca per vincere e non per non perdere, una squadra che i nostri avversari devono tornare a temere, per battere il Milan nel nostro stadio una squadra deve essere più forte non solo caratterialmente ma anche tecnicamente, come impegno, io spero di aggiungere un po’ di carattere, grinta e coraggio, ho parlato con i ragazzi, sono tutti disponibili. Con El Shaarawy ci siamo parlati, abbiamo parlato un po’ così, lo stavo preparando un po’ a quello che lo aspetta”.

 

Bertolacci l’abbiamo preso? Chi lo dice? Di Marzio non ne indovina uno, è inutile parlare. Io ho detto già che non sono abituato a parlare dei giocatori che non sono del Milan, sicuramente è un grande giocatore, ragazzo giovane che ha fatto molto bene, io non lo posso sapere, come giocatore mi piace ma mi piacciono anche altri giocatori, sicuramente per caratteristiche è un giocatore da Milan, ma purtroppo non so nulla, tra qualche giorno, quando sarà ufficiale, se sarà ufficiale ne potrò parlare, posso parlare di giocatori che ho a disposizione, ma di quelli a cui il Milan è interessato non posso parlare”.

 

Le dichiarazioni sul Milan in passato? Penso di averlo già detto in passato, quando ero giovane dividevo il mondo tra noi e gli altri, ragionavo per sottrazione, avevo bisogno del nemico, a 46 anni con tutti questi figli che ho, essendo uno a cui piace imparare e conoscere, non ragiono più per sottrazione, ma per accumulo di esperienze, questa con il Milan è una sfida bellissima, a me le sfide piacciono e mi piace vincerle, far cambiare opinione agli scettici è stimolante, non sono né il primo né l’ultimo a fare così, a cambiare tutte e due le maglie, tanti giocatori l’hanno fatto e anche alcuni allenatori, io forse sono più imprevisto”.

 

Io ho un mio grande amico che ha frequentato Milanello ai tempi di Massaro, Savicevic, quindi so quello che si deve fare a Milanello. Io non ho avuto mai paura di confrontarmi, potersi confrontare con Berlusconi è un privilegio, da più di 30 anni è alla guida del Milan, è il presidente più vincente del mondo, chi più di lui può spiegare cosa è il Milan, ci si parla, se è un confronto costruttivo perché no, non ho mai avuto paura, io prendo la squadra, sono responsabile per la squadra, io faccio la squadra, poi è giusto sentire i consigli, lui è uomo di calcio, capisce di calcio, non è un problema. Io ho già allenato Ibrahimovic, a me piace allenare i grandi giocatori, mi sarebbe piaciuto allenare me stesso, avrei fatto meno stupidaggini. Bacca? Se uno è un grande giocatore, se uno è forte e pronto, lui è sicuramente un grande giocatore, pronto per un grande campionato, può fare comodo a qualsiasi squadra”.

 

Redazione Canale Milan