Il Milan è precipitato nella confusione più totale. Dopo la deludente prestazione di Udine, l’ennesima di questa stagione ma per certi versi addirittura la peggiore, in casa rossonera è scoppiato il finimondo: presidente, allenatore e squadra, tutti contro tutti.

In primis c’è da segnalare l’ira di Berlusconi. Finora il patron aveva sempre difeso Inzaghi, anche se più per motivi di portafoglio, ma lo spettacolo scadente offerto ieri lo ha fatto uscire dai gangheri. Tanto che sarebbe stato a un passo dall’esonero. Tuttavia, alla fine ha prevalso la ragione: inutile cacciare Pippo a poche giornate dal termine della stagione, quando ormai non si ha più alcun obiettivo, con il rischio di bruciare per nulla un nuovo tecnico.

Subito dietro nella lista degli infuriati c’è l’allenatore stesso. Inzaghi è passato alla linea dura, e ha attaccato in modo deciso e diretto la squadra già nelle interviste post-partita con frasi che non lasciano adito a dubbi: “Sono molto deluso, avrei voluto fare dieci cambi all’intervallo”. Nello spogliatoio ci sarebbe stato anche un duro scontro faccia a faccia con i calciatori, e Superpippo li avrebbe accusati di aver toccato il fondo.

Infine, ci sono loro, i giocatori. Nonostante le dichiarazioni di facciata uscite fino a ieri, in cui tutti si dicevano con l’allenatore e pronti a seguirlo anche l’anno prossimo, ieri sera si sono rivoltati alla scelta del ritiro punitivo e hanno accusato il mister di non essere all’altezza della situazione.



Get Adobe Flash player

 

Insomma, al Milan questa stagione ha lasciato segni profondi. A questo punto qualsiasi possibilità di vedere Inzaghi sulla panchina rossonera anche il prossimo anno sono nulle. Intanto però, il tecnico ha intenzione di non fare sconti a nessuno, e da qui a fine campionato giocherà solamente chi dimostrerà di tenere alla maglia.


Redazione CanaleMilan

 

.