Luca Percassi, amministratore dell’Atalanta, ha parlato a margine della conferenza stampa di presentazione di Lee Congerton e Tony D’Amico per analizzare il futuro della Dea nella prossima stagione.

Intervista a Percassi sul cambio di dirigenti

 

Perché loro due?
"Sono profili internazionali e nazionali  che possono coesistere e far crescere l’Atalanta. Abbiamo vissuto delle cose straordinarie, sappiamo quanto questo percorso quanto sia legato allo stare vicino all’allenatore e al gruppo, il mister è una persona molto intelligente. Dobbiamo sempre avere l’ambizione di migliorarci e lavorare per rinforzare la squadra. Loro sono i nuovi dirigenti dell’Atalanta, mi sento una grande spalla per loro. Non dobbiamo cambiare ciò che siamo, ma rafforzarci. Non dobbiamo snaturarci".

 

Come è arrivata la scelta di Congerton e D'Amico?
"La nostra fortuna è stata quella di poter scegliere i dirigenti, loro due sono i migliori, in loro c’è una grande responsabilità che è quella di continuare a far bene. La proprietà avrà e ha grandissima fiducia in loro. Ci terrei a ribadire che loro accettano una sfida molto importante, la squadra arriva da anni straordinari". 

Intervista a Percassi sulla nuova proprietà

Che rapporto c'è con la nuova proprietà?
"C'è un ottimo rapporto, vogliamo che l’Atalanta sia molto competitiva, hanno affidato a noi una grande responsabilità, ma ci lasciano lavorare in maniera straordinaria, si fidano ciecamente del nostro operato, la volontà è di rinforzare la squadra".

Percassi sullo staff

Il cambio dello staff medico?
"Il segnale della proprietà è stata volere cambiare, è un processo di cambiamento che sentivo da qualche anno. Dopo diversi anni è giusto cambiare, ci saranno delle novità, comunque rigraziamo chi ha lavorato per l’Atalanta. Bisogna essere orgogliosi di lavorare per questa società, bisogna conquistarsi questa cosa ogni giorno e in ogni area. Lo dico sempre a mio padre, tutti siamo in discussione, me compreso. L’anno scorso forse abbiamo sottovalutato alcune situazioni, ma quella medica è un’area in cui interverremo, faremo crescere la società. Non dobbiamo dare che sia tutto scontato, abbiamo bisogno di energia in campo, ma anche nelle altre aree".

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