Il quarto scudetto del Napoli è realtà. Dopo il successo per il terzo tricolore targato Luciano Spalletti, è tempo di esultare nuovamente. Stavolta, però, il condottiero porta il nome di Antonio Conte.
Il tecnico azzurro, comandante di una nave che sembrava essere alla deriva al termine della scorsa stagione, ha messo in piedi un equipaggio tosto, esperto e con una voglia di rivalsa come poche volte si è visto.
Capace di compiere - per citare il suo condottiero - "un miracolo", Conte ha portato il Napoli sul tetto d'Italia per la quarta volta nella sua storia. Dopo una lotta serrata con l'Inter di Simone Inzaghi, il dado è finalmente tratto. Napoli Campione d'Italia: il quarto scudetto è realtà.
Uno scudetto frutto di lavoro, di dedizione e di una maniacalità che non si respirava dall'ultimo giorno di Spalletti. Un gruppo che ha saputo rialzarsi dalle proprie ceneri con determinazione ed anche coraggio, perché rispondere con i fatti dopo il fallimento della scorsa annata non era compito affatto semplice.
Futuro Conte: continuerà ad essere l'allenatore del Napoli?
Ma adesso, finita la festa, chiuso il sipario, è tempo di tirare le somme e di chiedersi cosa sarà del futuro. Ripetersi non è mai facile e proprio per questo motivo gli interrogativi sul futuro di Antonio Conte sono più attuali che mai. Cosa ne sarà di lui? Continuerà ad essere l'allenatore del Napoli anche il prossimo anno? Domande che al momento non hanno una risposta.
I tifosi sono decisamente divisi: una fetta crede che un'annata simile non possa essere replicata e che per questo motivo la storia d'amore con mister Conte sia giunta al capolinea; altri, invece, sostengono la tesi della permanenza per puntare a far bene anche in Champions League.
Obiettivo Champions League
Quella Champions League tanto desiderata e che il Napoli ha finalmente toccato con mano: una qualificazione utile al bilancio, alle casse azzurre e all'ambiente, determinato nel voler calcare nuovamente il palcoscenico europeo.
Tornare protagonisti anche in Champions League è quasi imperativo. Perché oltre all'aspetto economico, ne va anche del brand Napoli, del prestigio del club e della riconoscibilità all'estero, sempre più importante per i club-aziende che hanno come obiettivo il bilancio in attivo e la crescita lineare. E con o senza Conte l'obiettivo non cambia: gli introiti europei per mettere in piedi una squadra competitiva su tutti i fronti.