È uno dei protagonisti del Bologna da Europa che sta incantando la Serie A: Riccardo Orsolini, idolo anche in ottica Fantacalcio, ha raccontato il magic moment dei felsinei in una lunga intervista al Corriere dello Sport, svelando: "Ho visto vecchietti piangere e bambini piangere insieme ai vecchietti. Ho visto giovani con le mani in testa e gente con la lacrima che scende. E ho visto gente con le parrucche alla Zirkzee in testa. Ho visto persone che si abbracciavano, quell’abbraccio vero, sentito, sincero. Io ‘ste cose qua non me le ricordavo. Vogliamo che questo incanto non finisca più".

Bologna, l'intervista a Orsolini

"Siamo diventati un tutt’uno con venticinquemila persone, mentre giochi vedi e senti la gente e dici “no, io non posso sbagliare, non posso deludere questa gente qui”. È una partecipazione totale. Penso che prima di tutto noi ci vogliamo divertire e far divertire. Proponendo un calcio spumeggiante. In questo momento in Italia siamo una di quelle squadre che a mio avviso produce uno dei migliori giochi della Serie A".

La partita col Verona

"Sarà complicata. Perché il Verona è una squadra che ha fame di punti, una squadra che si deve salvare a tutti i costi quindi deve macinare da qua a fine campionato. Vuole venire a rovinare quello che è il clima che si è creato qua. Dobbiamo essere bravi a non far succedere questa cosa". 

La forza del Bologna

"Dire non siamo da Europa o sì siamo da Europa mi sembra un po’ riduttivo. Godiamoci quello che c’è, poi vediamo dove possiamo arrivare. C'è un bellissimo entusiasmo, una bella sinergia tra la squadra, la piazza, tutto l'ambiente. È uno dei pochi anni senza frizioni, senza malumori, senza problemi. Quando si vive sereni e tranquilli non cerchiamo complicazioni. Al di là di tutto, però, viviamo il momento. Tutti, eh. Squadra, tifosi. Ma quanto è stata bella la coreografia coi telefonini? Sembrava il concerto dei Coldplay".

Le richieste di Thiago Motta

"Per noi esterni ci sono due o tre cose davvero imprescindibili. Lui si accorge di tutto. È proprio una ricerca maniacale della perfezione. Ma il mister ha gli occhi ovunque: magari sta guardando da un’altra parte, ma ti ha già visto".

Chi arriverà prima a dieci gol tra Orsolini e Zirkzee? 

"Non importa, la cosa che conta è segnare il più possibile".

L'alternanza Skorupski-Ravaglia 

"Non lo so, ma abbiamo due grandi portieri. Federico io l’ho visto crescere, quando sono arrivato era un ragazzino di manco diciotto anni. Si sta meritando tutto. Lukasz è stato sempre una certezza tra i pali. Ultimamente è migliorato tantissimo coi piedi. Il primo anno non era così forte coi piedi".

L'arrivo di Castro

"A livello numerico siamo tanti, chiunque gioca fa bene e con la concorrenza sana si alza il livello. Però se vuoi giocare devi far meglio dell'altro perché sennò non giochi. Sia che ti chiami Orsolini, Calafiori o Ferguson".