Adriano Galliani a 360 gradi. L'ad del Monza, presente in occasione del Festival dello Sport di Trento, ha parlato di diversi temi attuali ai cronisti presenti. Di seguito le sue principali dichiarazioni.

Su Icardi

“Mai cercato veramente. Devo dire che era Berlusconi che mi spingeva molto”.

Su Dybala

Lo volevamo. Il procuratore è venuto a casa mia, ma il giocatore è voluto andare in squadre maggiori. Tra le stelle quello seguito è lui. Io parlo sempre prima coi procuratori. Ma il giocatore non ha mai dato apertura”.

Su Palladino

“La storia nasce nel 2018/19 quando eravamo ancora in C, lui è svincolato e lo porto a Monza, lego con lui perché è intelligente. Poi stava per esordire, ma si fa male e non gioca mai. Lo tengo, nel 2019 gli affidiamo l’Under 15 e fa bene. Poi lo portiamo in Primavera e sfiora la promozione. Buon giudizio. Riparte quest’anno e fa bene. Io a Stroppa sono legato, è un ragazzo a cui voglio bene cresciuto nel Milan, ma c’è una logica del calcio ineluttabile. Abbiamo fatto un solo punto, giocando male e col Lecce abbiamo fatto poco. Berlusconi mi ha chiesto cosa pensassi e gli ho detto che senza risultati bisogna cambiare, succede ovunque per quanto contestabile. Lui mi chiede chi e perché, io dico Palladino perché intelligente e capace. Così gli capita di vincere subito con la Juventus, destino”.

Su Allegri

“Gli voglio troppo bene. Non scherziamo, bisogna considerare la storia di ognuno. Ha vinco Scudetto e Supercoppa al primo anno. Nei quattro autunni si è qualificato sempre agli ottavi. Poi alla Juventus ripete sempre questo. Cinque volte Scudetto e sempre agli ottavi. Il passato conta molto, se la Juventus non va bene ora forse sarà anche colpa sua, ma non credo tutta sua. Poi ho delle mie teorie, lo sport è ciclico. Se vinci tanto per un momento non vinci più. Succede sempre e non dipende da chi gestisce. Come nella vita. Successo al Real Madrid, non ha vinto dal 66 al 98, successo al Barcellona, succede al Manchester United, successo a Milan e Inter, è la ruota che gira, senza colpe”.

Su Donnarumma

“Con lui ultimo trofeo. Supercoppa con la Juventus, penultimo rigore con parata incredibile di Donnarumma su Dybala e poi un ragazzino che non aveva mai tirato, calcia una sassata all’incrocio e vinciamo. Il merito è di Bianchessi, nostro dirigente del settore giovanile. Ci dice che è fortissimo, ma aveva già firmato con l’Inter, aveva già fatto provini e tutto, ma faccio un putiferio e lo portiamo da noi. Fino a 14 anni giocano solo quelli della regione, a 14 anni lo portiamo, a 16 fa l’esordio in Serie A e agli Europei è stato considerato il miglior giocatore, non miglior portiere”.

Su Gytkjaer

Passerà alla storia come giocatore più importante dei 110 anni di Monza… Ha fatto cinque gol nelle quattro partite dei playoff e ha fatto il gol della prima vittoria. Lo abbiamo preso nel 2020 quando siamo andati in B, era capocannoniere nel campionato polacco. Il primo anno non ha fatto niente in Serie B con noi, ma era una persona meravigliosa. Lo abbiamo aspettato. Lo scorso anno ha fatto gol nel finale. È un centravanti e fa gol. Ha avuto la buona sorte di segnare nei momenti che contano”.