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Karl-Heinz Rummenigge, ad del Bayern Monaco, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a Tuttosport del progetto della Superlega e dell'esclusione del club tedesco che aveva già deciso di non aderire.

Intervista a Rumenigge sulla Superlega

«Non ha vinto il Bayern e nemmeno Rummenigge, bensì il calcio vero. Quello di cui tutti siamo innamorati». 

Trattativa?

«Io sono conosciuto per essere un uomo di dialogo e non di guerra. Così il presidente della Uefa, Ceferin, mi ha chiesto di dargli una mano per risolvere i problemi e ripartire dopo giornate difficilissime per il mondo del calcio».

Dietrofront dei dodici club nel giro di 48 ore?

«Ho 65 anni e nella mia vita ne ho viste tante. Non sono stati giorni facili, ma l’importante è che la storia sia chiusa. Quello che è successo dispiace a tutti, anche a chi ha fatto nascere la Superlega. Martedì sera ho sentito Ferran Soriano, l’ad del Manchester City, e oltre a confermarmi la ritirata si è scusato per l’accaduto. Dopo di lui, sono arrivate le scuse di tanti altri club. Si sono sbagliati di grosso, però non è quello che mi interessa ora. L’importante è uscire dalla crisi con intelligenza».

Intervista a Rumenigge sul futuro della UEFA

Crepa?

«Aspettiamo che le acque si calmino, poi punteremo sul dialogo. Il presidente Ceferin, e io la penso come lui, mi ha ribadito nelle ultime ore che non ha intenzione di chiudere le porte in faccia a nessuno». 

Intervista a Rumenigge sulla nuova Champions

Voi del Bayern e il Psg non siete stati nemmeno tentati dalla Superlega?

«L’atteggiamento del Psg di Nasser Al-Khelaifi è stato esemplare: abbiamo parlato tanto e né noi né loro, finalisti dell’ultima Champions League, volevamo la Superlega. Lunedì ho pensato a una Champions senza quei 12 club e mi faceva impressione: senza di loro, sarebbe mancata moltissima qualità. Ma resto convinto che la Superlega non avrebbe risolto nulla nel calcio, avrebbe fatto soltanto del male. La formula giusta è la nuova Champions, quella che partirà nel 2024, e che lunedì è stata approvata dall’Uefa».

Adesso, dopo tutto questo terremoto, c’è la possibilità che la nuova Champions possa essere anticipata?

«No, per una questione legale e di marketing. Ma il 2024 non è lontano e vedrete che la nuova formula sarà più divertente. Che i gironi attuali siano un po’ noiosi, lo sappiamo tutti: noi del Bayern spesso siamo qualificati dopo 4 gare. In futuro sarà dura anche per le big raggiungere la seconda fase. Sarà tutto più adrenalinico».

Posto fisso?

«Ma con la Super Champions approvata per il 2024, la Juventus probabilmente sarebbe ripescata per una questione di ranking anche arrivando quinta. In Germania si è discusso molto di questa novità, io resto molto indeciso. Sono stato un giocatore e per me la qualificazione è sacra». 

Agnelli (Getty)
Agnelli (Getty)