Non eguaglierà il record stampato con la maglia del Napoli nella scorsa stagione, ma Gonzalo Higuain sta rendendo felici i fantallenatori anche quest'anno: diciannove gol fatti in venticinque partite ed una fantamedia pari a 8,98. L'attaccante argentino ha rilasciato una lunga intervista a La Stampa, nel mirino la gara contro il Porto in programma domani sera: "Bello stadio, con una squadra che gioca la Champions da sempre: forte e cattiva, sportivamente. Dobbiamo stare attenti. Con Casillas ci parliamo, l’altro giorno mi ha stuzzicato sui social, ma abbiamo un buon rapporto. E poi fa sempre piacere fare gol ai grandi portieri. Giocare con i più forti ti fa migliorare, è logico. Chiunque tu sia, puoi sempre imparare. Basta guadare Gigi, uno che ha vinto tutto, eppure si allena come fosse un bambino. E così Dani Alves e altri compagni: è quella fame che ti fa vincere, anche se l’hai già fatto. Non è facile".

L'ESPERIENZA ALLA JUVENTUS E L'OBIETTIVO CHAMPIONS - "Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta: non è una frasetta, ma l’esempio più chiaro dell’essenza di questa squadra. Arrivi in un modo, e non è che ti cambiano, ma cercano di migliorare il tuo punto debole. E poi ci sono tanti collaboratori, che non sbagliano mai, e tu devi solo preoccuparti di giocare: è una cosa fondamentale. Mi sento felicissimo, per l’affetto che mi danno i compagni, i tifosi, la società, la città: mi sento parte di loro. Non sento nessuna pressione. Anzi, per me è un privilegio sapere che mi hanno preso pensando di vincere in Europa, dobbiamo stare tranquilli. Possiamo vincere la Champions ma dobbiamo stare tranquilli".

IL NUOVO MODULO - "Segno di più con il nuovo modulo? È un caso, anche prima segnavo: dovevo solo abituarmi, era la prima volta che giocavo in quel modo. Con il 3-5-2 ci ho giocato per anni e ora il mister ha avuto il coraggio di cambiare, pensando di avere i giocatori adatti. Abbiamo un allenatore e la decisione spetta a lui: noi dobbiamo solo cercare di giocare nel migliore dei modi".

DYBALA - "Sa leggere molto bene la partita: insomma, vede il calcio come sanno fare i grandi, anche se è giovanissimo. Odio i paragoni, allora dico che Dybala deve diventare Dybala, uno che ha il potenziale per essere tra i migliori del mondo. Ma bisogna lasciarlo stare. Rigori? Avevo parlato con Paulo, era un momento in cui voleva calciarli e per me non c’è problema. Qualche volta li tira lui, altre volte posso farlo io o un altro compagno. Siamo pagati per il gol. Ma l’altro giorno con il Palermo non gliel’ho passata? Avevo un difensore aggrappato e pensavo di portarlo in porta con me, poi ho visto Paulo arrivare"