L’ultima volta non è finita benissimo, con il disastro del Mondiale in Brasile, ma Cesare Prandelli alla trasmissione Mediaset 4-4-2 non chiude del tutto la porta della Nazionale, in attesa di conoscere il nome del suo prossimo commissario tecnico, dopo Antonio Conte.
“Con la Nazionale bisogna essere seri”, dice l'ex tecnico di Fiorentina, Roma e Parma. “E’ impensabile che qualsiasi allenatore possa rifiutare la Nazionale. Però io ho già dato, quindi mi sembra giusto che si apra ad altri. Io vorrei tornare a fare l'allenatore e non il commissario tecnico".
A proposito di giallorossi, Prandelli è chiamato in causa anche sul caso Totti, che sta dividendo l’ambiente romanista: "E' triste toccare questo argomento, perché si parla di persone di grandissimo spessore. Quando un giocatore dedica la vita alla propria squadra diventa un patrimonio e meriterebbe di più. Detto ciò, Spalletti va rispettato per le proprie scelte perché deve gestire la squadra. E' una situazione che si sono dimenticati di affrontare in questi anni, dove hanno lasciato troppa libertà all'opinione sulla gestione Totti. E' mancata la presenza forte di un dirigente con carisma, capace di affrontare questi problemi preparando tutto e tutti. In questo modo la decisione sarebbe stata condivisa, qui non c'è nulla di condiviso ed è un problema".
Prandelli parla anche dell’ultimo arrivato nell’ambiente degli allenatori di serie A, Cristian Brocchi: "E' stato uno dei miei giocatori più leali e capaci di interpretare e leggere situazioni e rielaborarle. Secondo me è un predestinato e se una società come il Milan decide di scegliere un allenatore giovane, significa che avrà valutato tutte le qualità di questa persona. Il futuro di Balotelli? Dipende da lui in questo momento, non dipende più da allenatori o dirigenti. Se la sua volontà è il calcio e far vedere che può essere ancora un giocatore importante, allora riuscirà a ottenere quello che ha in testa. Se la priorità non è il calcio, avrà sempre alti e bassi".
Un pensiero anche per Marchisio, un altro suo ex giocatore che salterà l’Europeo dopo la rottura del legamento crociato: ”Gli faccio un grande in bocca al lupo, è un professionista molto serio e capace e gli auguro di tornare in forma presto come prima. Quando perdi un giocatore titolare, diventa complicato tutto, non se in club che hai alternative pronte, in Nazionale devi avere la fortuna di trovare giocatori già pronti. De Rossi e Pirlo? Dipende dalle idee che ha il ct, se vuole un centrocampo dinamico e di corsa servono altri giocatori, se vuole personalità ed esperienza questi possono essere giocatori utili".