Calcio e scacchi, analogie e differenze. A parlarne è stato Kristian Thorstvedt, intervistato dai canali ufficiali della Lega Serie A; il centrocampista del Sassuolo si è paragonato a un alfiere, ma ha anche spiegato le differenze sostanziali tra il campo da calcio e la scacchiera. Di seguito le parole di Thorstvedt.

Le parole di Thorstvedt

Le parole di Thorstvedt: "Se i pezzi neri qui sono il Sassuolo, allora il nostro Re è sicuramente Consigli perché dobbiamo proteggerlo e dobbiamo provare a non subire gol, non c'è dubbio. Io mi vedo come un alfiere, un pezzo che si muove tanto in diagonale, alla ricerca dello spazio per inserirsi. La Regina è Domenico Berardi: può muoversi in tutte le direzioni e infatti sul campo può andare dove gli pare, Mimmo è una grande persona, non solo un grande giocatore, non solo trascina la squadra con i suoi gol e i suoi assist, ma è anche tanto importante nello spogliatoio. La Torre può essere solo Laurienté, lui fa molto avanti e indietro in campo, cambia spesso lato. Potrei andare avanti a citare tutta la squadra ma questi sono i pezzi fondamentali dei miei scacchi. Se Dionisi fosse un giocatore di scacchi penso che sarebbe molto aggressivo e devoto all'attacco".

Thorstvedt: "Calcio e scacchi, ecco la differenza. Io un alfiere, Berardi..." (Getty Images)
Thorstvedt: "Calcio e scacchi, ecco la differenza. Io un alfiere, Berardi..." (Getty Images)

Sulla stagione del Sassuolo

Sulla stagione del Sassuolo: "Non abbiamo iniziato il campionato come volevamo. Abbiamo avuto delle belle vittorie contro Inter e Juventus ma dopo abbiamo fatto fatica. Il bianco ha sempre un vantaggio perché muove per primo e nella metafora il bianco è la grande squadra. Noi ci dobbiamo sempre adattare contro le big, dobbiamo fare attenzione alla fase difensiva e proteggere al meglio il nostro Re, ma quando l'avversario sbaglia dobbiamo essere pronti a punirlo".

Sul calcio e gli scacchi

Sul calcio e gli scacchi: "C'è un aspetto degli scacchi che non è comparabile con il calcio: gli scacchi sono una scienza, sono prevedibili, sai già che tipo di mosse verranno fatte in un determinato momento; il calcio invece non è prevedibile, tutto cambia costantemente, la mente deve rimanere lucida".