La Lega Serie A vuole rilanciarsi: in una lunga intervista rilasciata a The Athletic, 1 milione di abbonati ed assieme al New York Times il secondo sito in Usa, il presidente Paolo Dal Pino ha parlato delle possibilità e delle necessità di intervento che riguardano la nostra Serie A.

L'America guarda al calcio italiano con un certo occhio, come dimostrato dai recenti investimenti che sono arrivati da Commisso prima e Friedkin poi. Queste le parole di Dal Pino. 

Stadi. "Sono al fianco di Rocco Commisso e di tutti gli altri proprietari che lottano contro la burocrazia per investire soldi per ammodernare o costruire nuovi stadi", afferma Dal Pino. "Ora abbiamo un'opportunità unica e storica e non possiamo perderla".

Governance. "Il cambiamento culturale di un'organizzazione è enorme", afferma. "Enorme. Per influenzarlo, la Lega Serie A deve snellire e accelerare i propri processi decisionali”. Dal Pino ci tiene a sottolineare l'unanimità con cui gli azionisti lo hanno sostenuto in quasi tutte le difficili scelte che ha dovuto fare negli ultimi mesi, ma sottolinea anche che la governance della Serie A oggi è "semplicemente non efficiente", chiarendo "bisogna ancora sradicare certi comportamenti. In generale però ci sono già grandi imprenditori all'interno del campionato che credono e investono nel nostro sport. Colgo l'occasione per dare il benvenuto a Dan Friedkin, una persona carismatica, un grande imprenditore che sono sicuro farà del bene al nostro mondo".

Media company e fondi: Dal Pino vuole che il campionato recuperi e superi la concorrenza. Per questo motivo, crede fermamente che il private equity possa aiutare. "A volte hai bisogno di un partner che ti aiuti nella gestione, con un approccio focalizzato a livello globale", sostiene. Il presidente vuole che la Serie A diventi una media company, sviluppando da sola i propri contenuti, cercherà di convincere scettici e conservatori. "In passato la Serie A ha lavorato con agenzie e intermediari", spiega. "Non vedo il valore in questo. Penso che dovremmo mantenere il valore internamente. Non ho dubbi. Devo solo capire ora se i nostri club preferiscono che lo facciamo da soli o con l'aiuto di un private equity che ovviamente è il mio percorso preferito perché in tempi incerti come questi avere una stabilità finanziaria e l'accesso a una rete globale è un valore inestimabile ".

Sul futuro spiega: "Il mio desiderio è quello di avere una Serie A che diventi sempre più attraente per gli investitori che amano questo sport e considerano questo sport un business se gestito con una governance e una filosofia di gestione appropriate".

Ritorno negli stadi: I l team di lavoro della Lega ha presentato alla FIGC e al CTS, comitato tecnico scientifico del governo, uno studio di 400 pagine, dove sono illustrati i piani per riportare i tifosi negli stadi in sicurezza. "Dieci giorni fa dicevo: come possono locali notturni e luoghi come l'Arena di Verona essere aperti per spettacoli e concerti ma non puoi consentire a 5000 tifosi - uno ogni otto posti - di vedere la Juventus vincere lo scudetto? Il nostro governo è molto cauto e vogliamo essere cauti anche noi. Ma vogliamo anche fare la cosa giusta, che è diversa dall’essere solamente prudenti”.

E' convinto che in sette-anni la Lega di A possa raddoppiare i suoi ricavi. Resta il contenzioso con Sky. Un problema serio, da risolvere il prima possibile in vista del nuovo contratto dei diritti tv 2021-24. Sarà un autunno caldo, dalle parti della Lega...