E' andata in archivio la 3ª giornata della Serie A Enilive 2025/2026. Queste alcune statistiche e curiosità sui match disputati, rilevate dai dati Opta.
Record e curiosità 3^ giornata Serie A
Il Cagliari fa festa all’Unipol Domus e centra la prima vittoria in campionato battendo il Parma 2-0. Dopo una partenza complicata, la squadra di Pisacane si affida all’esperienza di Mina, bravo di testa al 33’ a sbloccare il risultato. Nel secondo tempo il Parma sfiora il pari con una traversa di Oristanio, ma il colpo del ko arriva da Felici, entrato da pochi minuti e subito decisivo. I sardi salgono così a quota 4 punti, lasciando agli emiliani l’ultimo posto con un solo punto in tre gare.
Il Derby d’Italia non tradisce le attese e, dopo lo storico 4-4 di San Siro dello scorso anno, a Torino va in scena un 4-3 da consegnare agli annali: a decidere il match, in pieno recupero, la prodezza di Vasilije Adžić, capace di entrare nella storia bianconera come il più giovane marcatore straniero del derby d`Italia a 19 anni e 124 giorni. Allo Stadium vanno a bersaglio ben 7 delle 8 conclusioni nello specchio effettuate, con la Juventus a segno anche con Kelly - il secondo inglese capace di andare a segno in questa sfida dopo Hitchens nel 1961 - Khéphren Thuram e Yildiz, e l’Inter capace di rispondere con la doppietta di Çalhanoğlu e il gol di Marcus Thuram. Indimenticabile il duello familiare tra i fratelli Thuram, entrambi in gol ma su fronti opposti, un evento verificatosi appena tre volte nella storia del campionato, con i fratelli Insigne in un Benevento-Napoli 1-2 del 2020 e i fratelli István e Ferenc Nyers nel 1949.
Il Napoli continua la sua corsa senza ostacoli e regola la Fiorentina 3-1 con un avvio dirompente: De Bruyne dal dischetto e Højlund con un guizzo piegano i viola dopo un quarto d’ora, Beukema arrotonda nella ripresa, mentre Ranieri firma l’unico squillo dei gigliati. La macchina di Conte gira a meraviglia e trova nei nuovi innesti protagonisti immediati, con Højlund e Beukema in rete all’esordio. Per l’allenatore pugliese, inoltre, arriva un primato personale di grande prestigio: 550 punti raccolti in sole 244 presenze in Serie A, miglior ruolino di sempre nell’era dei tre punti.
All’Olimpico, il Torino espugna il campo della Roma grazie a una prodezza di Simeone, che al 59’ disegna un destro a giro tanto bello quanto decisivo al termine di una ripartenza guidata proprio dall’argentino. Per il Cholito è un ritorno al gol atteso da oltre un anno, per i granata una vittoria che mancava contro la Roma da più di tre stagioni. La squadra di Gasperini paga un pomeriggio di scarsa precisione, complici le 22 conclusioni senza reti, dato che i giallorossi non registravano dal 2022, e la super prestazione del portiere granata Israel che blinda il risultato.
Show dell’Atalanta a Bergamo, dove il Lecce regge solo venti minuti prima di crollare sotto i colpi dei nerazzurri. Scalvini apre le danze, poi De Ketelaere si prende la scena con una doppietta che porta a cinque il suo bottino di marcature multiple in Serie A, dietro solo a Lautaro e Vlahović nell’ultimo biennio. A chiudere i conti ci pensa Zalewski, al primo centro con la nuova maglia. Nel finale N’Dri firma la rete della bandiera e soprattutto cancella lo zero nella casella gol dei salentini.
Allo stadio “Cetilar Arena”, l’Udinese conferma la propria solidità e batte il Pisa con un gol del ventenne Iker Bravo al quarto d’ora. Il talento scuola Real Madrid diventa l’uomo copertina di una vittoria preziosa, arrivata dopo una ripresa giocata in sofferenza contro un Pisa volenteroso ma poco efficace in attacco. La classifica premia i friulani, ora stabilmente nelle zone alte, mentre i toscani restano in coda.
Si sblocca anche il Sassuolo, che trova la prima vittoria stagionale battendo la Lazio 1-0. Decide una deviazione sotto misura del gambiano Fadera sul colpo di testa di Muharemović a venti minuti dalla fine, con l’estremo difensore degli emiliani Arijanet Murić protagonista nel finale grazie a una parata strepitosa sul colpo di testa di Zaccagni. Una partita che concede ossigeno ai neroverdi, lasciando invece la Lazio ancora alla ricerca di continuità.
Il Milan torna ad accendere San Siro grazie alla classe senza tempo di Luka Modrić, che a 40 anni e 5 giorni diventa il centrocampista più anziano a segnare nella storia della Serie A, oltrepassando un rossonero iconico come Nils Liedholm. Il suo gol, arrivato al 62’ contro il Bologna su assist di Saelemaekers, decide una sfida in cui gli uomini di Allegri colpiscono tre pali e creano tanto, risolvendola con un’azione magistrale iniziata, orchestrata e rifinita dal Pallone d’oro croato. Modrić diventa anche il sesto marcatore più anziano della storia del nostro campionato, superando due leggende come Totti e Maldini. Solo in cinque calciatori hanno fatto meglio: guidano altre due bandiere rossonere come Zlatan Ibrahimović (41 anni, 5 mesi e 5 giorni) e Billy Costacurta, seguiti da Piola (Novara), Quagliarella (Sampdoria) e Vierchowod (Piacenza).
Il posticipo pomeridiano del lunedì al Bentegodi finisce 0-0, con il Verona che ci prova in tutti i modi ma trova sulla sua strada uno straordinario Audero, capace di opporsi alle 9 conclusioni degli attaccanti scaligeri. La Cremonese, ancora imbattuta, strappa così un punto prezioso e resta in scia delle prime. Da sottolineare ancora la prestazione dell’esordiente Giovane, premiato per la seconda volta come Panini Player Of The Match, e l’esordio in Serie A di Jamie Vardy, che debutta al Bentegodi come fecero a loro tempo leggende del calibro di Cristiano Ronaldo e Maradona.
A Como, infine, serve il recupero per scrivere il finale: Nico Paz illumina la partita con una rete di grande classe che sembra regalare i tre punti ai lariani, ma l’espulsione di Ramón complica i piani per i padroni di casa e al 93’ Ekuban trova il pareggio che toglie al Genoa lo zero nella casella dei gol segnati. Un punto a testa, con i rossoblù che ritrovano morale e i lombardi che sprecano l’occasione di salire in classifica.