di Alan Bisio
Prima di tre trasferte settimanali, l'Atalanta di Colantuono bussa alla porta di un Milan che chiude oggi, invece, il bis di match in quel di San Siro dopo gli ottavi di Coppa Italia. Riproposto dal primo minuto l'opaco Cerci visto contro il Sassuolo, Inzaghi arretra l'ex Bonaventura e schiera Bonera in fascia. Artiglieria pesante dall'emisfero australe per gl orobici, con Denis e Pinilla pronti a gettarsi sui cross di Frasquito Moralez e Zappacosta come kodkod nella foresta pluviale su incaute famiglie di roditori. Fischia Russo, soundtrack gentilmente offerta da Christian Abbiati.
PRIMO TEMPO - Sugli spalti qualche tifoso fa gli auguri a capitan Montolivo (trent'anni oggi): avesse giocato l'Inter, avremmo ammirato striscioni per Bam Bam Zamorano. Il momentaccio dei rossoneri non sembra avere fine: Carmona e Maxi Moralez pressano al ritmo di martelli gasati dalla rivoluzione industriale ed alla mezz'ora, sul tacco maldestro del bohémien col numero sette, l'asse Cigarini-Frasquito-Denis confeziona il vantaggio in contropiede firmato Tanque. Non accenna alla reazione l'undici di Inzaghi, che perde Bonera poco prima dell'intervallo per un sospetto problema muscolare: qualcuno, sugli spalti e non, abbozza un sorriso.
SECONDO TEMPO - Esce Cerci (litigio con Abate?), entra Pazzini. Questa la mossa - ohi ohi ohi - di un tecnico che, ad oggi, ha fatto peggio di Seedorf. Pare un altro Milan, ma la verve consente a Ménez giusto lo spunto per far ammonire l'ottimo Stendardo, che per fermare il francese non deve, stavolta, guadagnarsi una laurea. Bonaventura è l'unico fra i rossoneri a metterci cuore, idee e sfiorare il gol, oltre a depositare nel cuore dell'area orobica traversoni in quantità. La carta della disperazione di Pippo Inzaghi è M'Baye Niang, entrato per Montolivo, con Jack Bonaventura trasformato in playmaker. Poco dopo arriva anche l'espulsione per il tecnico dei padroni di casa: proteste troppo osé dopo un fallo laterale non concesso ai suoi: dalle tribune fischi, insulti, e fortuna che i motorini sugli spalti sono ormai articoli mainstream. Al Meazza finisce 0-1, seconda sconfitta consecutiva fra le mura amiche, in Serie A, per il Milan.
Crisi (rosso)nera, che dice - forse - definitivamente addio ai sogni di Champions già all'ultima giornata di andata. Ottima Atalanta, che supera Chievo ed Empoli e può respirare.
MILAN-ATALANTA 0-1 (0-1)
MARCATORI: 33' Denis
MILAN (4-3-3): Diego López; Abate, Mèxes, Rami, Bonera (36' Armero); Montolivo (77' Niang), de Jong, Bonaventura; Cerci (46' Pazzini), Ménez, El Shaarawy. All.: Inzaghi
ATALANTA (4-4-2): Sportiello; Benalouane, Biava, Stendardo, Del Grosso; Zappacosta, Cigarini (82' Baselli), Carmona, Maxi Moralez; Denis (77' Bianchi), Pinilla (66' D'Alessandro). All.: Colantuono