Lazar Samardzic, centrocampista dell'Udinese, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai taccuini de La Gazzetta Dello Sport: l'ex Lipsia ha parlato del proprio obiettivo stagionale, delle sue caratteristiche e di un passato in cui è stato molto vicino al Milan.

Adesso però è a Udine, dove si sta ritagliando spazio importante, anche a gara in corso, e dove riesce ad incidere, facendo felice anche il Fantacalcio: fin qui per lui 2 gol in 3 partite, mai sotto la sufficienza con una media voto del 6.67 e una fantamedia dell'8.67. Queste intanto le sue parole.

Udinese: le parole di Samardzic

 "Mi inserisco e tiro. Nasco trequartista, sono sempre stato un numero 10. Ma qui all’Udinese quel ruolo non esiste perché si gioca col 3-5-2 e mi sto adattando a fare la mezzala".

Sull’Hertha Berlino

"La squadra del mio cuore. Un giorno, magari, chiuderò la carriera a casa. Io abito fuori dal centro di Berlino, ma nel giardino di casa ho una porta che è stata la mia fortuna. Da bambino ho giocato con quella, anche con mio padre che è stato attaccante nelle serie minori. Ora la porta è rotta".

Sul rifiuto al Milan

"Venimmo a Milano con tutta la famiglia, avevo 17 anni. Parlammo con Paolo Maldini, ma non me la sono sentita di fare un’esperienza in una grande città in quel momento. Il Barcellona venne a casa mia, invece. Con Patrick Kluivert. Ma scelsi il Lipsia, era a un’ora da casa. Ed è stata una buona scelta".

L'Udinese stupisce?

"Perché la squadra è fortissima. Lavoriamo forte e spingiamo e siamo molto fisici».

Sugli allenatori

"Sì, lui mi vedeva. Cioffi prima no, poi un po’ di più. Sottil mi dà più libertà e mi dice di giocare come voglio e di usare la mia qualità. A me piace dare anche assist, nel torneo scorso ne ho fatti tre".

Obiettivo stagionale?

"Voglio fare 5 gol e 5 assist".