Assieme a Dybala, e alla verve trasmessa da Iachini, è la rivelazione di questo Palermo. Fondato, legato visceralmente alle giocate imprevedibili e al talento cristallino di Franco Vazquez. Che come ricorda il nome, almeno per metà, ha sangue italiano nelle vene. La mamma del giocatore rosanero è infatti di Padova, e Franco ha sempre ammesso di sentirsi molto legato al Bel Paese ed al tricolore. Un legame che potrebbe portarlo, il prossimo 28 marzo, a vestire la maglia azzurra contro la Bulgaria: Conte avrebbe infatti già contattato Vazquez, bloccando così per l'Italia un talento in piena ascesa. Intervistato dalla GdS, queste sono state le sensazioni e le dichiarazioni del trequarista rosanero. 

 

 

 

 

PER META' SONO ITALIANO -  "Ho sempre detto che per metà mi sento italiano, mia madre è di Padova e molti miei parenti vivono li, per me sarebbe un onore. Se Conte mi ha già chiamato? In realtà l’ho visto soltanto quando è venuto a trovarci a Boccadifalco, poi non l’ho più sentito. Per me è uno dei migliori allenatori al mondo. Non si vincono tre scudetti di fila per caso. Mi ricorda molto Iachini, anche lui vuole un calcio fatto d’intensità, qualità e bel gioco. Poi, trasmette una carica incredibile, proprio come il nostro tecnico".

 

RUOLO IN AZZURRO -  "Dove mi vedrei meglio nell'Italia? Penso di essere più utile in attacco, però se Conte mi chiedesse di giocare a metà campo non avrei problemi. L’ho fatto nel Palermo, figuriamoci se non potrei farlo in Nazionale...".

 

 

RINNOVO A PALERMO -  "Ho rinnovato perché sono molto legato a questo club e perché qui sto davvero benissimo. Quello che accadrà in futuro dipende anche dalla società e dal tipo di richieste che potranno arrivare. Mi piace però molto l’idea di poter diventare un giocatore simbolo di questa squadra. Dybala via? Per il futuro siamo a posto: c’è Andrea Belotti che è un grande attaccante. Il sostituto lo abbiamo già in casa...".