Intervento con vista derby per Fabio Cannavaro: il pallone d’oro è stato intervistato da Sky Sport, nella settimana che segna l’ultima stracittadina non interamente cinese a Milano, dando garanzie sulla proprietà cinese dei nerazzurri.
“Conosco Suning, in Cina hanno una squadra in cui investono molto, sono forti. So invece poco dei cinesi che vogliono il Milan”, spiega Cannavaro. "L'arrivo di nuovi investitori non deve spaventare. E' un bene, ma devono e essere aiutati a sbagliare il meno possibile".
Da ex, si sofferma sulle ultime disavventure interiste: “L’esonero di De Boer? In Olanda ha dimostrato di essere un buon allenatore, non è colpa sua. Le colpe sono di quelle che l'hanno scelto e di quelli che sono ancora lì a lavorare. È un po' la cultura nel mondo del calcio a essere errata. Un allenatore ha bisogno di tempo per conoscere i calciatori, l'ambiente, i tifosi, la cultura del club. In uno o due mesi non può risolvere tutto”.
Ovviamente Cannavaro, da uomo simbolo della Nazionale, non poteva non parare di Italia. In particolare sul caso Pellè l’ex capitano la vede così: "Penso che Pellé sia un buon giocatore, volevo portarlo a Dubai anni fa. Ha sbagliato in Nazionale. Il rispetto per l'allenatore è la prima cosa, però non mi sembra la decisione giusta non convocarlo più per questo. La trovo un po' eccessiva. Non faccio parte della spedizione azzurra, non sta a me decidere se hanno fatto bene - ha proseguito -. Ha sempre fatto gol, sta segnando anche in Cina, è andato in una squadra con un po’ di difficoltà che però si è salvata e di lui si parla bene in Cina".
Due considerazioni anche sul Napoli: "Il problema del Napoli è aver perso un giocatore come Higuain, anche se Milik è un giocatore che stava facendo molto bene. Se non hai un attaccante in più devi ricorrere a delle soluzioni difficili. E questo è un peccato perchè il Napoli gioca bene, forse avevano bisogno di due giocatori pronti. Sarri o De Laurentiis? I panni si devono lavare in casa, soprattutto a Napoli dove il tifoso da anni vuole vincere”.