Ogni fantallenatore che si rispetti ha in casa un calendario particolare dove il giorno dell'asta è magicamente segnato in rosso, come una santa giornata festiva. Negli anni i presidenti di lega si sono evoluti, diventando dei veri e propri organizzatori di eventi, non lasciando nulla al caso e deliziando gli altri presidenti esaudendo ogni recondito loro desiderio.

Abbiam visto aste all'AtaHotel Executive, con tanto di giacca e cravatta; fantasquadre create a bordo piscina con grigliate annesse e perfino aste whatsapp lunghe oltre 96 ore o con più di 25000 messaggi.

Una vera maratona, non adatta ai deboli e che spesso deve essere curata sotto ogni aspetto.

Uno dei momenti topici dell'asta è senza dubbio il momento del ristoro. Il menù dell'asta può incidere in modo determinante su tutto il proseguo della stagione; ma andiamo a scoprire perchè:

-Spesso nelle calde giornate afose di mezza (o piena) estate, il presidente di lega decide di accendere la lampadina e convincere e convincersi che le casse di birra debbano scorrere a fiumi in modo da rifocillarsi per l'intera giornata. Così, tra una bottiglia e l'altra, potremmo "inspiegabilmente" ritrovarci il giorno dopo a vedere le nostre pudenda sbattute nella chat di lega o (nel caso gli amici fossero bastardi dentro) in tutti i social del creato e leggere una rosa composta da Ardemagni, Kozak, il coreano Ahn e il frate?lo di Donnarumma (convinti che fosse Gigio).

Altro aspetto da tenere a bada è la quantità di cibo da ingurgitare. Il presidente di lega potrebbe trasformarsi nel più subdolo delle streghe dei fratelli Grimm, facendovi ingozzare fino allo sfinimento e magari mettendovi fuori gioco durante l'asta per il pipita Higuain, impossibilitati dal seguirla dal bagno.

Per il banditore bere è fondamentale, il rischio di "secchezza delle fauci" potrebbe portare ad uno sfinimento tale da dover lasciare il posto al bastardo di turno (ognuno di noi starà già immaginando la sua faccia) che al suo rilancio arriverà ad "un..du..tre" con la stessa rapidità con cui Cassano riesce a cambiare idea sul suo ritiro al calcio.

Quindi via di "cochina fresca" ed avanti con il prossimo nome.

Ultimo aspetto ma non meno importante, riguarda le eventuali intolleranze alimentari o allergie varie.

Il presidente di lega che si cimenta ai fornelli comporrà i propri piatti in pieno stile "caffè della Peppina" dove 4 kg di cipolle e 7 ali di farfalle potrebbero non essere i soli ingredienti strambi finiti nel piatto, facendovi gonfiare come una zampogna e rischiando uno shock anafilattico (perchè di lasciare la sede dell'asta per andare in ospedale è un'opzione da non prendere proprio in considerazione).

Quel giorno sarà un giorno di festa, un espediente per rivedere gli amici di lunga data e passare una bellissima giornata come i vecchi tempi...TUTTE CA**ATE!

Quel giorno, enunciato il primo nome, sarà una guerra psicofisica; un tappone di montagna con Mortirolo, passo San Pellegrino e Zoncolan da scalare e solo i migliori riusciranno a tagliare il traguardo.

Fabio Affè