E' sicuramente la sua Lazio la rivelazione di questo campionato. Otto vittorie consecutive, in biancoceleste, non si vedevano da troppo tempo. Ma soprattutto, otto vittorie consecutive, sono una in meno rispetto al record storico del club, una striscia di nove successi che porta l'illustre firma di Sven Goran Eriksson. E sabato prossimo, a Torino, ci sarà da affrontare la Juventus: queste le parole di Pioli a SportMediaset. Ma non chiamatela rivincita. 

 

JUVE? PROVEREMO A VINCERE - "Con la Juventus per vincere? Ci vogliamo provare. Affronteremo la partita per uscire dal campo senza rimpianti. Dobbiamo rimanere concentrati e continuare a lavorare con attenzione, siamo soddisfatti, ma non abbiamo ancora ottenuto nulla. Abbiamo capito da subito le potenzialità di questa squadra, la società ci sta mettendo nelle condizioni ideali per lavorare".

 

COME LA LAZIO DI MAESTRELLI, QUELLA DEL PRIMO SCUDETTO - "Chiaramente tutti questi attestati di stima non possono che farmi piacere, ma ancora non abbiamo centrato il nostro obiettivo, mancano troppe partite prima di poter festeggiare".

 

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L'INZIALE SCETTICISMO -  "Rivincite personali? Si sbaglia a pensare che siano vincenti solo coloro che vincono. Sono dei vincenti tutti quelli che raggiungono l'obiettivo prefissato a inizio stagione. Se un allenatore viene chiamato per salvare la squadra e ottiene la salvezza credo sia allo stesso livello degli allenatori che hanno un potenziale diverso e lottano per vincere".