Marcello Lippi 'gioca' Inter-Juventus. L'ex allenatore di nerazzurri e bianconeri, attraverso le colonne di "Tuttosport", ha parlato della grande sfida di domenica sera a San Siro, big match della 18^ giornata di Serie A insieme con il derby tra Lazio e Roma. Di seguito le sue parole più importanti.

Su Inter-Juventus

"Non inciderà tantissimo a livello di punti sulla lotta scudetto. Anche se dovesse vincere l'Inter e allungare mancano ancora troppe partite perché possa essere considerata una sentenza. A livello di crescita mentale, tuttavia, vincere o perdere può fare la differenza. Pirlo? Andrea sta compiendo un cambiamento radicale, sta impostando un atteggiamento nuovo. Sarà una sfida meravigliosa. Un azzardo di Agnelli? La decisione è stata presa dopo nove scudetto consecutivi e altri trionfi assortiti, quindi se lo può permettere per rinnovare gli stimoli e mettere le basi per un anno nuovo. E' una scommessa, quello sì, ma non un azzardo. Ha una sua logica. Difetti di Inter e Juve? Forse sono entrambe un po' troppo dipendenti da un solo uomo: Lukaku da una parte e Ronaldo dall'altra".

Su Buffon

"Ammetto che non mi aspettavo che fosse ancora in campo a 42 anni. Anche perché lui avrebbe pronta una carriera da dirigente, della Juventus o della Federcalcio, con un ruolo di altissimo livello che una figura come la sua merita. Uno con la sua capacità di comunicare, con la sua saggezza, con la sua personalità... Si vede che non gli è ancora venuta la noia di andare al campo. E' bellissimo: continui finché è così".

Lippi (Getty)
Lippi (Getty)