La crescita dell'Inter, Dzeko che chiama il rinnovo e il retroscena sul suo addio alla Juventus: Beppe Marotta ha parlato a Radio Anch'io Sport su Radio 1 dell'attualità nerazzurra, ma anche dei temi del suo passato bianconero e del suo parere sull'arrivo di Ronaldo a Torino.

Marotta: "Inter competitiva fino alla fine"

"Da ieri non è cambiato nulla di importante se non la consapevolezza di poter essere competitivi fino alla fine. Sarà un campionato inedito, vedremo quali saranno le performance atletiche dei calciatori. Bisognerà capire, giocatore per giocatore, le eventuali carenze. Bilancio? Abbiamo avuto un approccio strano, un handicap silenzioso e misterioso, poi ci sono stati correttivi e sono stati trovati dei rimedi. Fa specie però il percorso in casa completamente diverso da quello in trasferta. Dobbiamo riflettere su questo e l'allenatore deve trovare altri rimedi".

L'Inter vuole rinnovare con Dzeko

"Non penso che possa finire come con Perisic, Dzeko ha dimostrato di voler rimanere con noi e merita il rinnovo, visto che è un grandissimo professionista, molto attaccato alla maglia. Ha il vizio del gol e questa cosa deve essere tenuta in considerazione. Al momento opportuno avvieremo i contatti per il prolungamento. Il nostro desiderio è quello ma poi ci deve essere una volontà esplicita da parte del calciatore. Lukaku? L'infortunio è stato imprevisto e imprevedibile, voleva tornare in fretta in forma anche per il Mondiale ma dobbiamo restare cauti. Non ci deve essere uno stress competitivo, quello agonistico porta a tanti infortuni. Spero possa tornare il più in fretta possibile, spero proprio dal 4 gennaio"

Marotta: "Via dalla Juventus non per Ronaldo"

"All'interno di una struttura dirigenziale ci sono delle idee differenti ma questo non vuol dire che fossi totalmente contrario all'operazione Ronaldo alla Juventus. CR7 era ed è un'icona ed era ed è un campione. Bisogna poi fare i conti con il contesto economico-finanziario di una società, ma quello non è stato assolutamente il motivo di interruzione del mio rapporto con la Juventus, il mio ciclo in bianconero era finito, nel momento in cui è stata presa quella decisione l'ho rispettata".