Il passaggio del difensore Nikola Maksimovi? dal Torino al Napoli sembra essere ormai vicinissimo. Il rapporto tra il centrale serbo e la società granata è infatti ai minimi termini come confermato dal tecnico Siniša Mihajlovi? nella conferenza del post-partita contro la Pro Vercelli: "Maksimovi? non si è presentato ed è una cosa molto grave, dovrà prendersi la responsabilità di ciò che ha fatto, mancando di rispetto sia alla società che lo paga che ai suoi compagni. Nikola non dovrebbe mai dimenticare da dove è partito e chi lo ha aiutato agli inizi. E' arrivato al Torino dopo una partita in Nazionale dove fu visionato da Sullo, ma in Nazionale l'ho portato io; sono deluso dal punto di vista umano perché penso che l'uomo venga sempre prima del giocatore. Adesso la sua situazione è compromessa ed è difficile da riparare, domani (oggi ndr) si allenerà e ha in programma diversi giorni di doppia seduta. Maksimovi? dovrà chiedere scusa a tutti e dovrà lavorare sodo per farsi perdonare".

Mihajlovi? passa poi ad analizzare la situazione di altri elementi a sua disposizione: "Questa può essere la stagione di Ljaji?, se sente la fiducia intorno a sé ed è libero di testa può fare davvero molto bene. Io lo conosco, l'ho portato in Nazionale e l'ho allenato a Firenze, è un potenziale campione, ma lo dovrà dimostrare in campionato. Bruno Peres? Per come fa la fase offensiva potrebbe essere un giocatore da Barcellona o Bayern Monaco, mentre deve ancora migliorare nella fase difensiva, se dovesse rimanere sarei molto contento, se dovesse partire arriverebbero i soldi per fare il mercato".

Infine, prima di congedarsi dai giornalisti, una battuta sul mercato: "La squadra deve essere rinforzata, la società ne è al corrente, cercheremo di prendere le nostre prime scelte".

Un Mihajlovi? a 360 gradi dunque, che non le manda certamente a dire a Maksimovic, la cui cessione al Napoli sembra essere dunque solamente questione di ore, mentre per Ljaji? e Bruno Peres utilizza il metodo del bastone e della carota, elogiandoli, ma senza dimenticarsi di sottolineare i loro punti deboli.