Meno di 24 ore al verdetto. Meno di 24 ore alla notizia che milioni di tifosi napoletani, e fantallenatori, aspettano con viscerale impazienza. Domani, in tarda mattinata, inizierà il dibattimento che vedrà coinvolte la società azzurra e Higuain, difese dall'avvocato Grassani, che esporranno le proprie motivazioni in aula. Obiettivo: dimezzare la squalifica del Pipita, e riconsegnarlo a Sarri già martedi sera, per l'anticipo di campionato contro il Bologna del San Paolo. A presenziare, oltre all'avvocato ed al diretto interessato, ci sarà anche Aurelio De Laurentiis, che ieri, oltre a evitare accuratamente di parlare della cosa - "Abbiamo deciso il silenzio stampa per evitare di condizionare involontariamente la Corte Suprema di Appello, impegnata in una decisione importantissima venerdì alle ore 13. Non avrebbe senso disattenderla" - ha blindato il suo cartellino.

"Per il momento non ho ricevuto nessuna offerta, per cui fino a prova contraria rimane con noi. Poi se ci saranno offerte le valuteremo, sapete che c'è una clausola rescissoria", ha spiegato inoltre il Presidente. Consapevole, certo, di quella che potrebbe essere una variabile determinante: "Molto, certo, dipende da come termineremo il campionato: i giocatori vogliono disputare le competizioni europee. E' il momento di tornare in Champions".

La clausola, insomma, come paracadute nel caso in cui la cessione dovesse essere alle porte: un 'bottino' da quasi 95 milioni che regalerebbe ampia disponibilità sul mercato. L'obiettivo della società, però, resta il rinnovo: l'ingaggio dell'argentino, ancora in corsa peraltro per la Scarpa d'oro 2016, nonostante la squalifica in essere, verrebbe portato sino a quota 7 milioni, circa uno e mezzo in più di quello attuale. E la clausola, in tal caso, supererebbe di molto i 100 milioni.